• Cookie Policy
martedì, Marzo 9, 2021
  • Login
Pickline
Advertisement
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
  • Blog
No Result
View All Result
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
  • Blog
No Result
View All Result
Pickline
No Result
View All Result

Kim e Trump, nemici con la stessa sete di guerra: prepariamoci alla resa dei conti

Emanuele Cammaroto di Emanuele Cammaroto
Dicembre 14, 2017
in Mondo
Tempo di lettura: 3min read
A A

La contesa volge al punto di non ritorno. La Corea del Nord ha un nuovo missile balistico intercontinentale capace di “colpire tutto il territorio” americano, dalle Hawaii a New York, montando una “testata nucleare ultra larga”: la sfida agli Usa è pronta grazie all’innovativo vettore Hwasong-15 lanciato nella notte e in grado di coprire “950 km e l’altitudine di 4.475 km”, con risultati considerati tra i più importanti mai raggiunti. Lo scontro tra Corea del Nord e Stati Uniti non è mai stato così vicino come in queste ore e la prospettiva che si delinea con impietosa chiarezza è quella della resa dei conti tra due Paesi e due leader politici che rappresentano due mondi distinti e distanti anni luce l’uno dagli altri eppure mai come adesso accomunati dall’identica sete di guerra che unisce Kim e Trump. L’annuncio del “successo storico”, al termine di un’operazione presenziata dal leader Kim Jong-un, è stato fatto dai media del Nord mercoledì 29 novembre alle 12.00 di Pyongyang (4.30 in Italia) con tanto di “scheda tecnica” e di ufficializzazione della posizione di “Stato nucleare”. Dettagli non casuali, voluti e dediti a far capire la portata della minaccia bellica che la Corea prepara. Trump dialoga col presidente cinese Xi Jinping, annuncia sanzioni ancora più restrittive verso la Corea del Nord ma nella sua testa sa già dove vuole arrivare Kim e sa altrettanto bene dove intende arrivare anche lui.

IL PUNTO DI NON RITORNO. «Ora la guerra è più vicina», sono le parole pesanti e inequivocabili pronunciate dall’ambasciatrice americana all’Onu Nikki Haley, durante il consiglio di sicurezza sulla Corea del Nord. Mentre pochi minuti prima, durante un comizio in Missouri, Donald Trump era tornato ad attaccare sul piano personale il dittatore di Pyongyang, Kim Jong-un, deridendolo e descrivendolo come un “cagnolino malato”. «The little rocket man», il piccolo uomo-missile, ha ripetuto davanti ai suoi calorosi sostenitori. Il silenzio del presidente americano dopo l’ennesimo lancio di un missile balistico (che Seul valuta un nuovo modello dell’Hwasong-15) da parte del regime nordcoreano è durato dunque poche ore. E ancora una volta le sue parole rischiano di alimentare una guerra di offese e di insulti che va avanti da mesi e che non favorisce di certo la realizzazione di quel canale diplomatico che con enorme fatica Rex Tillerson e i vertici del Dipartimento di stato stanno tentando di aprire.

L’OBIETTIVO DI KIM E TRUMP. Al Tesoro americano si studiano nuove sanzioni finanziarie che appaiono più uno stimolo ad ulteriori provocazioni di Kim che una reale soluzione in grado di arginare il dittatore. Al Pentagono si valuta l’ipotesi di un blocco navale e alle Nazioni Unite rinviano la decisione di nuove misure punitive verso Pyongyang, con i Quindici del Consiglio di sicurezza che per il momento insistono sulla piena e rigorosa attuazione delle sanzioni già prese negli ultimi mesi. Tutto e il contrario di tutto nelle convulse fasi di una vicenda che volge verso le conseguenze estreme, dove le parole e la diplomazia sembrano destinate ad inchinarsi alla follia scriteriata di chi vuole soltanto la guerra. Kim sta spingendo l’acceleratore verso le conseguenze estreme, la sua è una prova di forza verso gli Usa ma soprattutto un atto “muscolare” nei confronti del suo stesso Paese e di chi potrebbe pensare di opporsi al suo regno, un modo esasperato di annichilire forme politiche o civili di contestazioni al regime. Trump per adesso replica verbalmente e si concentra sulle sanzioni, ma in fondo anche lui vuole andare allo scontro finale perché sente il fiato sul collo del Russiagate, un vento gelido che potrebbe presto diventare un uragano in grado di spazzare via la sua stessa presidenza se i contorni dello scandalo dovessero rivelarsi talmente gravi come sembra. Ecco perché la storia, specie quella americana, insegna che quando uno scandalo sta per travolgere il Paese, serve un evento di altrettanto dirompente impatto politico e mediatico per spostare altrove l’attenzione e compattare l’America. Peccato che in questo caso non si parli di un gioco ma di una guerra, con tutti gli annessi e connessi.

AD UN PASSO DAL CONFLITTO. L’ultimo esperimento missilistico di Pyongyang, che ha dimostrato di avere un “supermissile” in grado di colpire ovunque gli Stati Uniti, «è un’azione che avvicina il mondo alla guerra, non lo allontana», ha tuonato l’ambasciatrice Haley. «Anche se è un conflitto che gli Usa non cercano – ha aggiunto l’ambasciatrice Usa – e se ci sarà una guerra, il regime nordcoreano sarà completamente distrutto». Il programma nucleare nordcoreano è un timer che sta per segnare l’ora della guerra. Auguriamoci di no, ma va messo in conto che la resa dei conti finale potrebbe presto diventare realtà.

Tags: Corea del NordDonald TrumpHwasong-15Kim Jong-un
Share131Tweet82Share23ShareSendSend
Articolo precedente

Una tiepida Carmen al Bellini di Catania, tra minimalismo e attualità

Articolo successivo

Quello che un Papa coraggioso come Francesco avrebbe dovuto dire

Altri Articoli

Si conclude il viaggio di Papa Francesco in Iraq
Mondo

Si conclude il viaggio di Papa Francesco in Iraq

Marzo 8, 2021
L'Italia ha bloccato l'export del vaccino AstraZeneca verso l'Australia
Mondo

L’Italia ha bloccato l’export del vaccino AstraZeneca verso l’Australia

Marzo 5, 2021
Il partito di Viktor Orbán lascia il Ppe
Mondo

Il partito di Viktor Orbán lascia il Ppe

Marzo 3, 2021
Johnson & Johnson, dagli Usa arriva il quarto vaccino contro il Covid
Mondo

Johnson & Johnson, dagli Usa arriva il quarto vaccino contro il Covid

Febbraio 28, 2021
Articolo successivo
Papa Francesco con Aung San Suu Kyi (LaPresse)

Quello che un Papa coraggioso come Francesco avrebbe dovuto dire

Articoli recenti

  • L’Italia verso la «zona rossa rafforzata»
  • AstraZeneca, ok al vaccino anche per gli over 65
  • 8 marzo 2021, nessuna festa per la donna: oltre 300 mila hanno perso il lavoro
  • Papillomi nasali, cosa sono e come si manifestano
  • Si conclude il viaggio di Papa Francesco in Iraq
  • Måneskin, dai concerti in strada alla vittoria a Sanremo
  • Scuola, 9 studenti italiani su 10 a rischio Dad
  • Coronavirus, il Cts chiede scuole chiuse e restrizioni più dure
  • Achille Lauro: «Io direttore artistico? Non escludo niente»
  • No, non sono i bambini i più colpiti dalle varianti
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
  • Blog

© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

No Result
View All Result
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
  • Blog

© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi