Una sala d’Ercole vuota. Ed ecco il deputato regionale Cateno De luca con tanto di «ciaramedda», la zampogna dei pastori dell’isola, suonare alcune nenie natalizie dallo scranno del presidente dell’Ars. Postando il video sul suo profilo Facebook, ha spiegato: «Faccio gli auguri ai siciliani nel luogo simbolico della sicilianità, perché io sono un vero e proprio siciliano che ama la propria terra e la “ciaramedda” è uno degli strumenti più antichi. Sono un sostenitore della valorizzazione degli antichi mestieri». Ma la sua performance suona più come una provocazione per richiamare l’attenzione sui lavori d’aula. L’assemblea regionale siciliana, che al momento della performance di De Luca era ancora vuota, è impegnata nell’approvazione dell’esercizio provvisorio, con qualche difficoltà per la mancanza del numero legale.
LE TANTE PROVOCAZIONI. De Luca non è certo nuovo a trovate eclatanti come quando si è fatto fotografare coperto solo dalla bandiera della Trinacria con un pinocchio e una bibbia in mano, perché era stato escluso dalla commissione Bilancio dell’Ars, o come quando si presentò in mutande a palazzo dei Leoni, sede della Provincia messinese, per protestare contro i tagli della fornitura d’acqua alle Eolie. Il leader del movimento Sicilia Vera che alle elezioni dello scorso novembre è stato eletto nelle liste Udc, poi rinnegate, e adesso a capo del gruppo misto, torna a far parlare di sé. Dopo le vicende giudiziarie, e i tanti video postati sui social e riportati dai giornali dove si difendeva dalla procura messinese, torna all’Ars ed è pronto a “suonargliele”.