Gina Lollobrigida ha la sua stella sulla Walk ok Fame di Hollywood, la numero 2.628. Era ora. Ci sono voluti oltre settant’anni di carriera, una filmografia che conta più sessanta titoli, un Golden Globe, numerosi premi, onorificenze e riconoscimenti. Ma dal primo febbraio 2018 il suo nome e le sue impronte sono impresse sulla “passeggiata delle celebrità”, il leggendario marciapiede di Los Angeles. Un grande omaggio dal mondo di Hollywood che la “Lollo” conquistò tra gli anni Cinquanta e Sessanta quando, all’apice del successo, ebbe la fortuna ed il merito di lavorare con alcuni dei più importanti registi e attori dell’epoca quali Sean Connery, Humphrey Bogarts, Rock Hudson, Anthony Quinn, Tony Curtis e Billy Wilder.
LA CERIMONIA. Perché il riconoscimento diventasse realtà si è impegnata Tiziana Rocca, direttrice del festival Filming on Italy, che l’ha premiata con il Filming On Italy Life and Achievement Award, consegnato da Danny Huston, figlio di John, che nel 1954 la diresse nel “Tesoro dell’Africa”, suo film d’esordio negli Stati Uniti. «Che cosa posso dire? – ha dichiarato Lollobrigida rivolgendosi in inglese ai presenti – sono molto commossa. Non me l’aspettavo, dopo così tanti anni, di dover ritornare qui e di ricevere tanto affetto». Poi, come una vera diva, con le braccia al cielo, ha ringraziato i fan per averla resa popolare in tutto il mondo. Non è facile ripercorrere la fortunata carriera dell’intramontabile Lollo, novant’anni già compiuti, che spazia dal cinema alla scultura. Una stella nata sotto l’egida di Scarpetta: nel 1945 debutta in teatro con “Santarellina”. Dopo i fotoromanzi e i concorsi di bellezza, nel 1946 ottiene la prima parte al cinema in “Aquila Nera”, regia di Riccardo Freda, e con essa i primi successi: dal capolavoro della Resistenza “Achtungh! Banditi!” di Carlo Lizzani alle avventure di “Fanfan la Tulipe”, da “Altri tempi” di Blasetti all’episodio “Il processo di Frine” con Vittorio De Sica che coniò per lei il neologismo “maggiorata fisica”. Nel 1953 interpretò, ancora al fianco di Vittorio De Sica, il ruolo della Bersagliera – premiato con il Nastro d’argento e candidato al Bafta – in “Pane, amore e fantasia” di Luigi Comencini. Film che consacra la sua popolarità.
UNA CARRIERA D’ORO. Dalla seconda metà degli anni Cinquanta la Lollo, come è soprannominata dalla stampa, vola ad Hollywood diventando protagonista di produzioni internazionali come “Il tesoro dell’Africa” di John Huston con Humphrey Bogart e Jennifer Jones; “Trapezio” accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis; “Sacro e profano” di John Sturges e “La donna più bella del mondo” nella parte del soprano Lina Cavalieri. “Torna a settembre” nel 1961 le valse un Golden Globe come miglior attrice del mondo. Ci sono anche alcuni ruoli mancati o incautamente rifiutati nella lunga carriera della Lollobrigida: “La signora senza camelie” di Michelangelo Antonioni, “Jovanka e le altre” e “Lady L.” le cui riprese furono interrotte a causa di insuperabili contrasti con il regista George Cukor. Dai primi anni Settanta comincia a diradare le sue apparizioni sullo schermo, concedendo più spazio ad alte passioni come il ritratto fotografico, il reportage e la scultura. Le restò comunque il tempo per qualche apparizione memorabile, soprattutto in tv. In particolare la ricordiamo nel 1972 interprete de la fata Turchina nel “Pinocchio” di Luigi Comencini e, nel 1984, nel cast americano di “Falcon Crest”, dove si guadagnò un altro Golden Globe come migliore attrice non protagonista in una serie televisiva. Nel 2011, dopo tanti anni di assenza, torna sul grande schermo con una partecipazione straordinaria nel film “Box Office 3D – Il film dei film”, diretto e interpretato da Ezio Greggio. Una carriera d’ora quella della Lollobigida che merita di brillare accanto ai grandi nomi italiani – Enrico Caruso, Arturo Toscanini, Renata Tebaldi, Rodolfo Valentino, Sophia Loren, Beniamino Gigli, Andrea Boccelli, Anna Magnani, Annunzio Paolo Mantovani, Ezio Pinza, Licia Albanese, Bernardo Bertolucci, Ennio Morricone – sulla Walk of Fame.