Ora ci prova Roberto Fico. Non sono serviti due giri di consultazioni al Colle, non è stato sufficiente il mandato esplorativo alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Ora il capo dello Stato, Sergio Mattarella, affida al presidente della Camera il compito di verificare la possibilità di un accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle. «Ringrazio il presidente Mattarella per avermi affidato un mandato esplorativo, sulla ricerca di una possibile maggioranza parlamentare tra Pd e M5s al fine di costruire un governo. Mi metterò a lavoro subito; si deve partire subito dal programma e dai temi per l’interesse del Paese», ha dichiarato Fico che dovrà riferire entro giovedì i risultati delle sue consultazioni.
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ACCORDO PD-M5S. Si tratta di un mandato speculare a quello assegnato la scorsa settimana alla presidente del Senato. E come quello della Casellati anche il compito di Fico sembra destinato ad una difficile soluzione: quasi tutti gli esponenti del Pd escludono la possibilità di accordarsi con il Movimento almeno per il momento. «Ci confronteremo con il presidente Fico con spirito di leale collaborazione secondo il mandato conferitogli dal presidente Mattarella – dice il reggente Martina- Lo faremo con serietà e coerenza a partire da una questione fondamentale e prioritaria: la fine di ogni ambiguità e di trattative parallele con noi e anche con Lega e centrodestra. Per rispetto degli italiani, dopo 50 giorni di tira e molla, occorre su questo totale chiarezza». Di Maio resta fermo sulle sue posizioni: «Questa è la settimana decisiva per dare un governo al Paese e sono molto ottimista. Lo sono perché non sarà un’alleanza – spiega il leader pentastellato – Voglio dirlo chiaramente ai nostri attivisti: quello che valeva per la Lega, vale anche per il Pd. Le condizioni non cambiano: vogliamo un contratto di governo, fatto a partire dal nostro programma e sulla base redatta dal professor Giacinto Della Cananea. Io accetto la richiesta del capo dello Stato e presto incontrerò il Presidente della Camera per valutare la possibilità di questo percorso – scrive ancora Di Maio sul suo blog – visto e considerato che dall’altra parte non hanno voluto ascoltare i loro stessi elettori che chiedevano a Salvini di fare questo passo».
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LA REAZIONE DEL CENRODESTRA. «Pd e Cinquestelle hanno perso in Italia, hanno perso in Molise, se ci date una mano straperderanno domenica in Friuli. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi cinque anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso», ha detto Salvini commentando il mandato a Fico. «Bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro», ha aggiunto il leader della Lega. L’ipotesi di un accordo fra dem e grillini è osteggiato dal leader di Fi, Silvio Berlusconi, che rivendica il diritto di sedere a Palazzo Chigi dopo il successo del Molise: «Esce battuto e fortemente ridimensionato il dilettantismo dei 5 Stelle rispetto al voto di protesta espresso dagli elettori alle politiche. I grillini si dimostrano del tutto non credibili per una funzione di governo. Dal Molise parte un segnale nazionale importante: il centrodestra unito ha la capacità di raccogliere il consenso degli italiani per guidare le regioni ed il Paese. Il messaggio degli elettori è stato chiaro».