Sulla piattaforma Rousseau il 94% degli iscritti ha detto “sì” al contratto di governo Lega-M5s. «Più del 94% degli iscritti del Movimento 5 Stelle hanno detto sì al Contratto per il Governo del Cambiamento! C’è stata una grande partecipazione durante tutta la giornata. Come certificato dal Notaio che ha garantito la regolarità del voto hanno partecipato alla votazione su Rousseau 44.796 persone che ringraziamo una ad una. 42.274 hanno votato sì e 2.522 no. Il Movimento 5 Stelle approva il Contratto per il Governo del Cambiamento». Ad affermarlo è stato, con un post sul Blog delle Stelle, Luigi Di Maio. Ora si attende l’esito del referendum indetto dalla Lega, che domani chiamerà a raccolta i suoi militanti in oltre mille gazebo sparsi per l’Italia.
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IL CONTRATTO DI GOVERNO. L’alleanza è sancita in 58 pagine. La versione definitiva del contratto di governo realizzato da Movimento 5 Stelle e Lega è pronta. C’è la linea dura della Lega sull’immigrazione. Non c’è lo stop alla Tav, tanto voluto dai grillini. C’è il reddito di cittadinanza. Ci sono le misure anti-corruzione. C’è il superamento della legge Fornero. Non c’è il capito sulla questione meridionale. C’è una nuova versione della flat tax. Il contratto del primo governo giallo-verde è il risultato di un duro lavoro di compensazione di due programmi elettorali vicini su alcuni punti e lontani su altri. Per questo c’è un comitato di conciliazione: un organismo extra costituzionale pensato per comporre le “divergenze”. Inoltre, è scritto nero su bianco che i partiti non dovranno mettere in minoranza gli avversari sui temi che per loro sono di «fondamentale importanza».
LA PAROLA AGLI ELETTORI. «Adesso mancano solo le firme e poi sarà il governo del cambiamento perché ora c’è nero su bianco quello che abbiamo detto in campagna elettorale» ha scritto il leader pentastellato, che ricorda le misure inserite nel contratto. «Ci sarà un reddito di cittadinanza contro la povertà e la disoccupazione. Con la pensione di cittadinanza gli anziani avranno una pensione dignitosa. La Legge Fornero è destinata a diventare un brutto ricordo. E via le pensioni d’oro, una volta per sempre. Nessuno farà più affari sporchi sull’immigrazione. Le imprese avranno vita più semplice e tasse più basse». Di Maio e Salvini hanno mostrato le parti del contratto più consone a chi li ha votati. Se il capo politico dei Cinquestelle ha presentato al voto online della piattaforma Rousseau un contratto in cui evidenzia i 20 punti sostenuti dal Movimento, Salvini porta ai gazebo una scheda con 10 punti: dall’eliminazione della legge Fornero al blocco degli sbarchi, dall’introduzione della flat tax allo stralcio delle cartelle esattoriali, dal potenziamento delle risorse delle forze dell’ordine alla garanzia della legittima difesa, dal salario minimo alla lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione. E per finire la ridiscussione di tutti i trattati Ue agli asili nido gratuiti e il ministero per i disabili.