Fino all’ultimo respiro, si può riassumere così un anno calcistico all’insegna dell’equilibrio in tutte le zone della classifica di questa Serie A. Tante le squadre direttamente coinvolte nella corsa alla qualificazione europea o nella bagarre retrocessione, molte delle quali si sono affrontate in scontri diretti all’ultimo goal. Torna la pazza Inter in Champions League tra le grandi d’Europa, retrocede il Crotone dopo un anno di permanenza nella massima serie e dopo un campionato eroico. Soddisfazione per il Milan, sollievo per Spal, delusione per Atalanta e Fiorentina.
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SOGNI EUROPEI. Due risultati su tre da centrare in casa, la Lazio di Inzaghi arrivava allo scontro con i nerazzurri con un piede già in Champions League. Soltanto un piede, appunto. Ha fatto prima l’Inter a mettere i suoi di piedi sull’ultimo vagone con destinazione Madrid 2019. Madrid, proprio il teatro dell’ultima coppa dalle lunghe orecchie conquistata dai nerazzurri nella leggendaria stagione del triplete. E dire che fino a quello sciagurato rigore concesso da De Vrij, che vestirà la maglia dell’Inter la prossima stagione, i biancocelesti sembravano in completo controllo del match, fisso sul risultato di 2-1 per la squadra di casa. Il campionato toglie, il campionato da. Proprio l’Inter era stata scippata dagli avversari storici della Juventus a pochi minuti dalla fine di un derby d’Italia tesissimo a causa della zuccata di Higuain, risultato poi determinante per la corsa scudetto. Un’altra zuccata, quella di Vecino, sempre in zona cesarini, ha restituito all’Inter l’Europa che conta dopo 6 anni d’attesa. La Lazio di questa stagione, una bella Lazio, esce dall’Olimpico tra lacrime e rimpianti. Avrebbe forse meritato di più per il gioco espresso e per i tanti episodi sfortunati che l’hanno condizionata durante la stagione ma una grande squadra deve mostrare i muscoli proprio nei momenti di maggiore difficoltà ed evidentemente al collettivo biancoceleste è mancato quel pizzico di esperienza e cattiveria in più che la banda Spalletti ha invece mostrato. Il menù dell’ultima giornata era molto ricco anche per l’Europa meno nobile. Atalanta, Milan e Fiorentina si giocavano i due posti rimasti. I rossoneri affrontavano proprio i viola in uno scontro diretto che sapeva di vero e proprio spareggio. Ancora una volta i diavoli di mister Gattuso hanno dimostrato di aver assimilato il carattere focoso del proprio allenatore. se nel girone d’andata il Milan non era mai riuscito a ribaltare una partita in cui era andato in svantaggio, dopo l’arrivo di Rino le proporzioni si sono radicalmente capovolte. E dunque ecco spiegata la manita calata alla Fiorentina dopo il momentaneo vantaggio di Simeone grazie ai giovani terribili Cutrone e Calhanoglu. Nel frattempo l’Atalanta cadeva comunque a Cagliari di fronte ad una squadra presentatasi con più fame per via della salvezza ancora da conquistare.
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INCUBO RETROCESSIONE. Dalla testa alla coda di questa Serie A, il Crotone di Zenga si presentava al San Paolo per scalare un Everest irto ed insidioso. Non è riuscito nell’impresa. Milik e Callejon hanno spento le velleità di salvezza dei calabresi già nel primo tempo. A nulla è valso il goal del 2-1 al 91’ di Tumminello. Eppure la squadra del Sud Italia ha poco da rimproverarsi visti i risultati spesso clamorosi con squadre nettamente superiori come Juventus, Inter, Fiorentina e Lazio. Come dimenticare il goal di Simy in rovesciata che aveva costretto al pareggio la Juventus poi campione d’Italia. Simbolo plastico di un gruppo mai domo e che ha lottato davvero fino all’ultima goccia di sudore. Gli scontri diretti hanno fatto la differenza: letali quelli persi con Chievo, Benevento e Spal. Proprio i ferraresi hanno staccato l’ultimo tagliando per restare nella massima Serie schiantando una Samp senza obiettivi per tre reti a uno. La Spal ha costruito la sua salvezza con un buon ruolino di marcia casalingo e, a differenza del Crotone, vincendo scontri diretti fondamentali, a partire proprio dal 3-2 rifilato in trasferta ai calabresi. Nella prossima Serie A ci saranno Empoli e Parma a sostituire le squadre retrocesse mentre si aspetta l’esito dei play-off che assegnerà l’ultimo posto disponibile ad una tra Frosinone, Palermo, Venezia, Bari, Cittadella e Perugia.