Marco Cecchinato supera Novak Djokovic al Roland Garros e fa la storia del tennis azzurro. Quarant’anni dopo Barazzutti un altro italiano raggiunge la semifinale di uno Slam. Venerdì sera il tennista palermitano si giocherà con Thiem, seconda testa di serie del tabellone, la finale del torneo di Parigi. È stato un incontro dalle mille emozioni, con il serbo (non al meglio, va detto), che ha dovuto anche far ricorso al fisioterapista. Ma Cecchinato ha meritato fino in fondo la grande impresa, dominando per larghi tratti il match e tenendo duro quando l’inerzia sembrava ormai essere girata in favore dell’ex numero uno al mondo.
PRIMI DUE SET DA SOGNO. Il 25enne siciliano parte forte, mettendo subito sotto pressione l’avversario e stappandogli il servizio al quarto gioco. Nole cerca di rimanere incollato al set ma Cecchinato non concede nulla. E così, dopo appena 35 minuti di gioco, l’italiano chiude con ace la prima frazione di gioco: 6-3. Nel secondo set, Djokovic con le unghie riusce a rimontare l’iniziale svantaggio (0-2, 0-30 sul suo servizio) infilando tre game consecutivi. Si va avanti punto a punto. Cecchinato annulla tre set point e trascina l’avversario al tie break. Lo gioca alla grande e al primo set point chiude sul 7-4.
PAURA DI NON FARCELA. Il terzo set dura appena 29 minuti. A sorpresa è Djokovic a dominarlo. L’andamento del match non cambia nel quarto parziale. Il campione serbo sembra aver trovato la chiave per mandare fuori giri l’azzurro. Si va rapidamento sul 3-0. Cecchinato non molla e tiene il servizio. Ma Djokovic allunga di nuovo e va a servire sul 5-3. I giochi sembrano fatti ma Cecchinato piazza il break e riapre il set. I due tengono i rispettivi servizi ed è di nuovo tie break. L’azzurro torna a giocare un tennis strepitoso e conquista il primo match point sul 6-5. Djokovic lo annulla con una stop volley incredibile e poi conquista un set point. Dopo 3 ore e 30 di gioco l’impressione è che possa accadere di tutto. L’altalena di emozioni ci porta sull’11-10 per l’azzurro ed ennesimo match point. Djokovic rischia la carta del serve & volley ma Cecchinato lo impallina passandolo con un rovescio lungolinea che muore all’incrocio delle righe. È il punto che fa la storia.
CECCHINATO IN LACRIME. Finisce con l’azzurro in lacrime, ancora incredulo per l’impresa compiuta. Djokovic lo abbraccia e poi gli lascia la scena. «Ho iniziato il match convinto di farcela – sono le sue prime parole dopo il match – non avevo niente da perdere. Man mano ci ho creduto, ho tenuto il livello alto tranne che nel terzo set. E’ una vittoria che mi ripaga di tanti sacrifici: palestra, alimentazione, professionalità. Ora la semifinale, è incredibile». L’italiano adesso affronterà l’austriaco Thiem, grande favorito per la vittoria finale assieme a Nadal. Ma con questo Cecchinato sognare è assolutamente lecito.