È stata una partita delicata quella che si è giocata in Canada tra i sette paesi più industrializzati al mondo per via delle tensioni su alcuni temi: i dazi imposti dagli Usa all’Europa su acciaio e alluminio, il nucleare dell’Iran, la riammissione della Russa e il clima. Ma almeno sul fronte commercio un accordo sembra essere vicino. Lo dicono fonti francesi e lo conferma la cancelliera tedesca Angela Merkel: «C’è accordo ma non sui dettagli. Sul commercio il G7 adotterà una posizione comune anche se questo non risolverà i dettagli del problema dal momento che con gli Stati Uniti rimangono concezioni differenti».
ACCORDO SUL COMMERCIO. Dal presidente francese Emmanuel Macron è arrivato un tweet ottimista verso una possibile intesa sui dazi: «Cerchiamo attivamente un accordo ambizioso». La possibilità del raggiungimento di un’intesa era stata anticipata anche dal premier italiano Giuseppe Conte: «Dazi, tariffe, barriere, si è molto discusso al G7. Posso anticiparvi che abbiamo raggiunto un accordo e abbiamo tutti convenuto che il sistema del commercio internazionale basato sul Wto è un po’ datato, richiede un adeguamento alle realtà sociali ed economiche». Sul commercio, i negoziati si sarebbero focalizzati su una formula che richiede la modernizzazione dell’Organizzazione mondiale del commercio, così da soddisfare la delegazione Usa. Anche se prima di abbandonare in anticipo i lavori del vertice, per andare a preparare quello di martedì 12 a Singapore con il nordcoreano Kim Jong-un, Donald Trump è stato molto chiaro: «Gli Stati Uniti faranno quello che è necessario per avere relazioni commerciali eque con gli altri Paesi». Ma ha subito dopo aggiunto: «I giorni in cui gli altri Paesi si sono approfittati commercialmente degli Stati Uniti sono finiti. Non possiamo andare avanti con gli Stati Uniti che sono il salvadanaio da cui tutti rubano».
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RIAMMISSIONE DELLA RUSSIA. Lasciando il Canada, il presidente degli Stati Uniti è tornato sulla riammissione della Russia nel consesso dei grandi Paesi, da cui era stata esclusa nel 2014 dopo l’invasione della Crimea. «Riammettere la Russia- ha detto Trump- sarebbe un bene per tutti i Paesi». Che poi la Russia sia interessata a rientrare nel consesso di quel che era il G8 è tutto da dimostrare. A sentire il Cremlimo non si direbbe. «Non abbiamo mai chiesto di essere riammessi – ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov – lavoriamo molto bene in altri formati come l’Ocs, il Brics, soprattutto il G20, dove condividiamo le nostre posizioni. Al G20 gli ultimatum non bastano, bisogna trovare gli accordi. Il G20 è un meccanismo per il consenso e credo che sia il formato con maggiori prospettive future». Sulla Russia il premier italiano Conte aveva in un primo auspicato ad un ritorno al G8: «Avere la Russia isolata non conviene a nessuno» salvo poi sottoscrivere la posizione comune dell’Unione Europea: la Russia potrà rientrare nel consesso delle grandi potenze europee dopo aver fatto «progressi sostanziali in relazione al problema ucraino».