Tra commissariamenti, aste deserte, cause e ricorsi in tribunale, a pagare il prezzo del caos in cui versa il sistema calcio saranno, come spesso accade, gli italiani. Quest’anno seguire le partite di Serie A in diretta televisiva costerà di più. Il motivo principale è nel sistema di vendita dei diritti del prossimo triennio stabilito dalla Lega: non più per piattaforma (satellite, digitale terrestre, internet) ma per prodotto. All’asta sono finiti tre pacchetti. I due principali se li è aggiudicati Sky per 780 milioni di euro; il terzo è andato alla società inglese Perform Group per 193,3 milioni. Ai presidenti del club di Serie A, viste le premesse, è andata bene: chiedevano 1,1 miliardi e sono riusciti a ottenerne 973,3. Male, molto male, invece, è andata agli italiani. Scomparsa l’offerta di Premium sul digitale terrestre, Sky potrà trasmettere 7 partite su 10 in esclusiva per ogni turno. Le rimanenti tre – l’anticipo del sabato sera, la gara dell’ora di pranzo della domenica e una delle 15 dello stesso giorno – sono finite su Dazn, la piattaforma live streaming di Perform. Ciò significa che per seguire tutte le partite bisognerà sottoscrivere due abbonamenti. Senza contare che per Dazn occorre una connessione internet. Chi ne è sprovvisto dovrà quindi sostenere un’ulteriore spesa.
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LA SERIE A SU SKY. La piattaforma televisiva di Rupert Murdoch, regina incontrastata delle trasmissioni via satellite in Italia, ha ampliato la propria offerta sul digitale terrestre (dove, di fatto, ha preso il posto di Premium, che non ha più i diritti delle partite di A), via fibra e su internet (Now Tv). Gli abbonati satellitari al pacchetto Calcio, come detto, potranno vedere tutte le partite del campionato di Serie A trasmesse su Sky (7 partite su 10 ogni giornata). Quelli con il solo pacchetto Sport, invece, potranno invece vedere 1 partita di Serie A delle 7 trasmesse. Sky assicura comunque la trasmissione di 16 dei 20 big match del campionato (tra cui Juventus-Napoli, Inter-Milan, Napoli-Roma, Milan-Juventus e Inter-Juventus). I costi dei due pacchetti sono rimasti sostanzialmente invariati ma all’appello mancheranno 3 partite per turno, quelle in possesso di Dazn che bisognerà pagare a parte. Oltre alla qualità dell’alta definizione, con il nuovo decoder Sky Q (che può essere richiesto dagli abbonati al costo di 99 euro), i match più importanti di ogni turno si potranno godere in 4K HDR, il top della risoluzione. Anche sul digitale terrestre Sky trasmetterà 7 partite su 10 di Serie A per ogni giornata, ma fino a un massimo di 5 partite in caso di contemporaneità. Per utilizzare il servizio occorre una tessera Premium e il decoder oppure una cam per il digitale terrestre. La spesa mensile è di circa 35 euro.
LA NOVITÀ DAZN. La piattaforma di Perform è la vera novità della stagione. È accessibile solo online e necessità, quindi, di una connessione internet. Dazn trasmetterà 3 partite di serie A per ogni turno. Si potrà vedere su Pc, Smart Tv (non tutte), smartphone, tablet, Xbox One e Playstation 4. Da settembre sarà disponibile anche sul decoder Sky Q, consentendo agli abbonati Sky di poter utilizzare una sola apparecchiatura (e un solo telecomando) per seguire tutte le partite. Dazn costa 9,90 al mese, con il primo di prova gratuito. L’abbonamento non ha vincoli e si può interrompere quando si vuole. Gli abbonati Sky da più di un anno potranno accedere a Dazn al costo scontato di 7,99 euro al mese. Il ticket per tre mesi costerà invece 21,99, mentre quello per 9 mesi 59,99, con un risparmio di circa il 30% sul listino Dazn. Anche chi non ha Sky Q potrà acquistare i ticket a prezzi agevolati collegandosi, però, attraverso gli altri dispositivi mobili supportati. Per rimanere sempre aggiornati vi consigliamo di seguire la pagina Facebook “Calcio in Tv: Sky Sport, Dazn e Premium Sport”