L’Italia attende con ansia, senza troppa speranza, il verdetto di Standard & Poor’s. L’agenzia di rating si occupa di valutare quanto siano affidabili azioni, obbligazioni, titoli di stato e strumenti finanziari presenti sul mercato. Insieme a Moody’s e Fitch Ratings, le cosiddette “big three” si occupano soprattutto di analizzare i titoli di Stato: per questo i loro giudizi possono avere forti ripercussioni sui mercati finanziari. Questi giudizi sono detti, appunto, rating. I rating sono importanti perché forniscono agli investitori una indicazione su quanto un Paese è affidabile, ossia in grado di restituire il denaro ricevuto in prestito, maggiorato dei relativi interessi. Più il rating è basso, maggiore è il rischio che titolo di Stato non venga rimborsato. Viceversa, più il rating è alto, minore è il rischio.
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LE “BIG THREE”. L’idea di fornire agli investitori un giudizio formulato per tutte le aziende secondo gli stessi criteri e dalla stessa fonte in modo da renderle facilmente confrontabili nacque negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento. Il primo a pubblicare un rapporto di questo genere fu Henry Varnum Poor, imprenditore che si dedicò a studiare il settore ferroviario. Dalla fusione tra la sua società e la Standard Statistics sarebbe nata nel 1940 la Standards & Poor’s. John Moody avviò la stessa attività all’inizio del 1900. Mentre nel 1924 John Knowles Fitch inventò il sistema del giudizio espresso con le lettere dalle tre A (AAA) alla D. Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch sono le uniche tre agenzie i cui giudizi sono riconosciuti dall’autorità di controllo della Borsa di New York, la Sec. In pratica, le loro valutazioni hanno una sorta di valore ufficiale, possono essere usate anche dagli altri operatori finanziari ed è anche per questo che sono considerate così importanti dai mercati.
COSA FANNO. Le agenzie di rating assolvono, nel campo finanziario, un’esigenza di semplificazione nella conoscenza e nella valutazione dei prodotti finanziari ed, in definitiva, attribuiscono un voto alla capacità di una azienda o di un Paese di restituire il debito contratto. I rating vengono assegnati periodicamente sulla base di una valutazione del rischio che tiene conto di diversi elementi. I giudizi vengono espressi su una scala che va da AAA (affidabilità alta) a D (default). Solo i giudizi di Moody’s vanno da AAA a C. Se a un’azienda o a uno Stato viene assegnato un rating AAA significa che quell’ente gode di buona salute dal punto di vista finanziario. Viceversa, i rating D indicano i cosiddetti “titoli spazzatura”, che hanno cioè nulle probabilità di rimborso. Le agenzie di rating non valutano solo la solidità finanziaria di un soggetto in quel dato momento, ma anche le prospettive future: questo giudizio si chiama outlook e può essere positivo, negativo o stabile.