Uno degli elementi più interessanti della nuova bozza è che il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con «quota 100» sono fuori dalla legge di Bilancio in termini normativi: saranno introdotti con «appositi provvedimenti». Ma nonostante questo il testo della manovra, che arriverà in Parlamento mercoledì prossimo, diventa più corposo passando da 73 a 115 articoli. «Il testo è chiuso – spiegano fonti di Palazzo Chigi di M5s e Lega – ed è al vaglio della Ragioneria e del Mef». L’accordo raggiunto in una nuova riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, introduce delle novità.
FLAT TAX PER LE RIPETIZIONI. Arriva un’imposta al 15% per gli insegnanti su quanto percepito da lezioni private e ripetizioni. Dal primo gennaio 2019 «al compenso derivante dall’attività di lezioni private e ripetizioni, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, si applica – si legge nel testo – una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15 per cento, salva opzione per l’applicazione dell’imposta sul reddito nei modi ordinari». I dipendenti pubblici «che svolgono l’attività di insegnamento a titolo privato» dovranno comunicare «alla propria amministrazione di appartenenza l’esercizio di attività extra professionale didattica ai fini della verifica di eventuali incompatibilità».
TERRENI GRATIS CON IL TERZO FIGLIO IN ARRIVO. Singolare l’iniziativa contenuta in manovra per favorire la crescita demografica: terreni attualmente incolti saranno affidati in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie cui nasca il terzo figlio nel 2019, 2020 o 2021. Si prevede anche la concessione di mutui fino a 200 mila euro a tasso zero alle famiglie che acquistino nelle vicinanze dei terreni la prima casa. A questa finalità andrà destinato il 50% dei terreni agricoli e a vocazione agricola di proprietà dello Stato non utilizzabili per altra finalità e il 50% delle aree abbandonate o incolte del Mezzogiorno.
BONUS PER ASSUMERE GIOVANI “ECCELLENZE”. Sempre la nuova bozza della manovra prevede un bonus occupazione per i giovani con carriere universitarie eccellenti, laureati under 30 o dottori di ricerca under 34. Si tratta di un «incentivo» sotto forma di esonero dei contributi a carico del datore di lavoro: «Ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019 – si legge nel testo – assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato laureati, ovvero di dottori di ricerca, in possesso dei requisiti previsti dal comma 2 del presente articolo, viene riconosciuto un incentivo, sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi Inail, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8mila euro per ogni assunzione effettuata». Lo sconto vale per le assunzioni a tempo indeterminato avvenute nel 2019.
RINNOVO CONTRATTI PA. Per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione posti a carico del bilancio statale il Governo stanzia nel complesso 4,2 miliardi per il prossimo triennio. Per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico – si legge nella bozza – sono stanziati 1,1 miliardi per il 2019, 1,425 nel 2020 e 1,775 miliardi nel 2020. Le risorse aumentano rispetto alla bozza precedente. Saranno aumentate anche le risorse destinate ai centri per l’impiego: «Nell’ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza di cui al comma 1, fino a 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, è destinato ai centri per l’impiego al fine del loro potenziamento e, fino a 10 milioni di euro per l’anno 2019, è destinato al finanziamento del contributo per il funzionamento di Anpal Servizi S.p.A».
FONDO PER I RISPARMIATORI.Il fondo ristoro per i risparmiatori truffati dalle banche avrà una dotazione di 525 milioni l’anno a partire dal 2019. Per i risparmiatori «che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell’Arbitro per le controversie finanziarie, in ragione della violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza previsti dal testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento relativi alla sottoscrizione e al collocamento di azioni emesse da banche aventi sede legale in Italia poste in liquidazione coatta amministrativa, dopo il 16 novembre 2015 e prima della data del 1 gennaio 2018, nello stato di previsione del ministero dell’Economia è istituito un Fondo di ristoro con una dotazione finanziaria iniziale di 525 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021», si legge nella bozza.
TAGLIO VITALIZI. Le Regioni, inoltre, dovranno tagliare i vitalizi del presidente e dei consiglieri sulla falsariga di quanto fatto dalla Camera entro sei mesi dall’entrata in vigore della manovra o subiranno un taglio delle risorse in arrivo dallo Stato per il 2019 pari al 30 per cento, a esclusione degli stanziamenti per la sanità, le politiche sociali e il trasporto pubblico locale. Dal 2020 i trasferimenti verranno tagliati in modo lineare per un importo pari alla metà delle somme destinate nel 2018 ai vitalizi.
GIÙ LE SPESE PER I MIGRANTI. Prevista anche una stretta sulle spese per i centri per i migranti «conseguenti alla contrazione del fenomeno migratorio» e tagli alle spese giornaliere per l’accoglienza puntando a incassare risparmi per 400 milioni nel 2019, 550 milioni nel 2020 e 650 milioni dal 2021. I risparmi confluiscono in un fondo del ministero dell’Interno per il suo funzionamento.