Le ossa trovate nella Nunziatura Apostolica a Roma hanno una datazione antecedente al 1964. È quanto hanno rivelato le prime analisi fatte sui resti nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma. Non si tratta dunque dei resti di Emanuela Orlandi o di Mirella Gregori, come si era ipotizzato subito dopo il ritrovamento, visto che le due ragazze sono scomparse solo nel 1983. E poi appartengono ad un uomo, come risulta dal cromosoma Y estratto dal femore.
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I resti sono, dunque, di uomo e risalgono a prima del 1964. Certezze che escludono illazioni e ipotesi susseguite intorno alle ossa rinvenute nel corso di lavori di ristrutturazione di Villa Giorgina a Roma. In base a quanto accertato, lo scheletro appartiene ad una persona di sesso maschile. «Abbiamo individuato su un femore tracce di Dna non completo e quindi inutilizzabile per eventuali comparazioni – spiegano i pm – dove però è stato individuato il cromosoma maschile Y». Su età e data del decesso serviranno ulteriori esami che verranno svolti anche sugli altri frammenti trovati che però, in base a quanto si apprende, potrebbero addirittura avere una datazione precedente allo stesso scheletro. Dal laboratorio di Caserta, che ha lavorato sulla calotta cranica e sull’osso dell’avambraccio, arrivano conferme sulla datazione delle ossa che risalgono a oltre cinquanta anni fa.