«Macron ha chiesto al primo ministro Edouard Philippe di ricevere i capi dei partiti politici e i rappresentanti dei “gilet jaunes”» scrive Le Monde. L’apertura del presidente francese arriva dopo il terzo week end di violente manifestazioni contro l’aumento delle tasse sui carburanti deciso dal governo. Intanto il bilancio è di 412 fermati e 133 feriti. Un manifestante sarebbe in condizioni molto gravi, mentre un automobilista è morto in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei manifestanti su una strada provinciale ad Arles, nel sud della Francia. Si tratta della terza vittima dall’inizio della protesta.
VERTICE ALL’ELISEO. In una riunione d’emergenza convocata all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron dopo i gravi disordini delle ultime ore, non ha avuto seguito l’idea di instaurare lo stato d’emergenza in Francia. Macron ha aperto alle trattative con i gilet gialli e fatto il punto sulla sicurezza chiedendo al ministro dell’Interno, Christophe Castaner, di riflettere sull’«eventuale necessità di adattare il dispositivo di ordine pubblico nei prossimi giorni», ha riferito l’Eliseo. L’obiettivo sarebbe di adattarlo per far fronte a «casseur diventati sempre più violenti, mobili e organizzati». Il presidente ha insistito sulla necessità che «nessuna delle azioni» violente di ieri «rimanga senza risposta giudiziaria». Macron ha insistito, inoltre, sulla necessità che «nessuna delle azioni violente rimanga senza risposta giudiziaria». Rientrato dal G20 di Buenos Aires, prima del vertice sulla sicurezza all’Eliseo il presidente francese ha visitato la zona dell’Arco di Trionfo, teatro degli scontri e dei danneggiamenti, ed è stato contestato da un gruppo di gilet gialli al grido di «Macron démission!, Macron dimissioni».
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LE TRATTATIVE. Per la prima volta, un collettivo di gilet gialli si dice disponibile a un «primo appuntamento» con il governo francese. Jacline Mouraud, la cinquantenne bretone al cui appello sui social molti attribuiscono l’origine della protesta, ha confermato di essere stata contattata dall’ufficio del primo ministro ma di essere pronta ad andare a Matignon, il palazzo del governo a Parigi. Le richieste «immediate e senza condizioni» dei gilet gialli sono: «blocco dell’aumento delle tasse sui carburanti e annullamento della sovrattassa sulla revisione obbligatoria dei veicoli».