Otto persone sono indagate nell’inchiesta per la morte di sei persone nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo. Oltre al 17enne indagato che secondo testimoni avrebbe spruzzato lo spray urticante scatenando il panico prima dell’inizio del djset del trapper Sfera Ebbasta, sono indagati i 3 titolari della società che gestisce la discoteca e i 4 proprietari dell’immobile per concorso in omicidio colposo aggravato, per quanto riguarda la gestione del locale e la sua sicurezza.
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A proposito dell’iscrizione nel registro degli indagati del 17enne rintracciato sabato a Senigallia, si è precisato che si tratta di un passaggio a sua garanzia: «È un atto dovuto. La consistenza indiziaria è flebile e sarà tutta da valutare». Il 17enne era stato fermato dopo essere stato trovato in possesso di due etti di droga. L’accusa a suo carico è detenzione di stupefacenti, ma si aggiungono le contestazioni collegate alla tragedia della discoteca. Ovviamente, trattandosi di un minorenne, la cautela degli inquirenti è massima. Come scritto oggi da Repubblica, sabato nelle stesse ore ci sono stati altri due arresti per droga di due maggiorenni, che non si sa se siano collegati al diciassettenne. L’agenzia Ansa ipotizza che facciano parte di una banda di rapinatori che utilizza lo spray in luoghi affollati per rubare. Ma su questo e sul fatto che proprio il 17enne sia il ragazzo con lo spray usato nella “Lanterna Azzurra” gli inquirenti hanno ancora molti dubbi.
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