È Milano la provincia d’Italia dove si vive meglio. A stabilirlo è la classifica redatta da Il Sole 24 Ore, che dal 1990 fotografa la qualità della vita delle città italiane tenendo conto di 42 parametri divisi in sei macro-aree: Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Demografia e società, Giustizia e sicurezza, Cultura e tempo libero. Per la prima volta la provincia meneghina si piazza sul gradino più alto del podio, dopo essere stata per ben quattro volte al secondo posto. Nell’edizione del 2018 il secondo posto tocca a Bolzano, in risalita dalla quarta posizione, e il terzo ad Aosta, in discesa di un posto rispetto allo scorso anno. È invece solo quarta Belluno, che era in cima alla classifica del 2017. Fanalino di coda, per la quarta volta in 29 edizioni, c’è Vibo Valentia, preceduta da numerose province del Sud Italia. Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al ventunesimo posto, in linea con l’anno precedente (24esimo posto).
Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni. Il divario tra nord e sud quest’anno è ancora più netto degli anni scorsi: nelle prime 15 posizioni non c’è nemmeno una provincia del Centro o del Sud (l’anno scorso Ascoli Piceno era 15esima, quest’anno 27esima). In generale le province che sono andate meglio sono quelle dell’arco alpino, e in particolare del Triveneto, mentre sono andate molto male le province pugliesi: ce ne sono ben quattro tra le ultime dieci.