«Lo sbarco è questione di ore» annuncia il premier maltese Joseph Muscat. L’odissea dei 49 migranti da 19 giorni bloccati nel Mediterraneo a bordo della Sea Watch e della Sea Eye sta per finire. Muscat ha detto che l’accordo con la Ue è stato trovato e che a breve gli immigrati verranno trasbordati dalle due navi umanitarie su mezzi militari maltesi e portati a terra per poi essere redistribuiti tra otto Paesi europei. Tra questi c’è anche l’Italia. «L’Ue rilascia i suoi 49 ostaggi» twitta Sea Watch: «Dopo 19 giorni in mare i nostri ospiti hanno trovato finalmente un porto sicuro – scrive l’ong -. È una testimonianza di fallimento dello Stato, la politica non dovrebbe mai essere fatta sulla pelle dei bisognosi».
L'UE ha raggiunto un accordo dopo 19 gg. I nostri ospiti potranno raggiungere terra. Lo sbarco non può essere subordinato ai negoziati tra Stati a spese delle persone. Necessaria una soluzione strutturale.
Grazie alla società civile che è stata con noi in questi gg. #United4Med— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) January 9, 2019
Il Commissario Ue per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos, usa toni trionfalistici: «Sono felice che i nostri sforzi per far sbarcare i migranti a Malta abbiano portato risultati e che tutti coloro che sono a bordo vengono sbarcati adesso. Elogio Malta per avere consentito questo sbarco e gli Stati membri che hanno mostrato solidarietà attiva accettando i migranti». I 49 migranti saranno quindi ridistribuiti tra otto Stati dell’Unione, ovvero Germania, Francia, Portogallo, Irlanda, Romania, Lussemburgo, Olanda e Italia. Quanto ai 249 migranti che La Valletta ha soccorso alla fine di dicembre, 131 verranno ridislocati in altri paesi Ue e 44, provenienti dal Bangladesh, verranno rimpatriati.
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