Cesare Battisti è stato catturato a Santa Cruz, una città al centro della Bolivia. L’ex terrorista italiano, condannato all’ergastolo in via definitiva in Italia per quattro omicidi compiuti negli anni Settanta, aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso dicembre quando la Corte Suprema del Brasile ne aveva ordinato l’arresto in vista di una possibile estradizione in Italia.
#13gennaio #Bolivia team di poliziotti italiani con polizia boliviana ha individuato e catturato #CesareBattisti
Fondamentale l’attività dei poliziotti Antiterrorismo italiano #Dcpp e del Servizio Cooperazione Internazionale Polizia #Scip #Criminalpol pic.twitter.com/CdAVZKpEY4— Polizia di Stato (@poliziadistato) January 13, 2019
Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera, una squadra speciale dell’Interpol – con agenti boliviani, italiani e brasiliani – aveva intercettato Battisti a Santa Cruz de la Sierra già prima di Natale. Inizialmente aveva circoscritto la zona della città in cui avrebbe potuto trovarlo, dopodiché si era dedicata a una serie di appostamenti in diversi punti dell’area, fino a quando, alle 17 di sabato 12 gennaio, quando in Italia erano le 22, ha riconosciuto Battisti per strada, nonostante occhiali da sole e barba lunga.
Cesare Battisti viveva in libertà in Brasile dal 2010, quando ha ottenuto il permesso dall’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva di rimanere nel Paese. La svolta è arrivata con l’ascesa in Brasile di Jair Bolsonaro, che ancor prima di diventare presidente aveva promesso di «restituirlo» all’Italia. In uno scambio di tweet con Bolsonaro il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva garantito di «regalare a Battisti un futuro nelle patrie galere».