Cambio di linea per il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che sul caso Diciotti in una lettera al Corriere della Sera difende il suo operato e chiede che «il processo non sia fatto». «La mia vicenda giudiziaria è strettamente legata all’attività di Ministro dell’Interno e alla ferma volontà di mantenere gli impegni della campagna elettorale – scrive Salvini – Sono convinto di aver agito sempre nell’interesse superiore del Paese e nel pieno rispetto del mio mandato. Rifarei tutto. Non mollo». Un cambio di linea improvviso che spiazza gli alleati di governo. E adesso il voto favorevole dei pentastellati nella Giunta per le autorizzazioni e le immunità di Palazzo Madama non è più così scontato.
«Io sono come ministro dei Trasporti responsabile della navigazione, fino all’attracco. Salvini è responsabile della sicurezza sulla terra ferma. Sulla Diciotti la decisione la abbiamo presa insieme, io, lui, il presidente del Consiglio e tutto il Governo del Parlamento. Se processano Salvini devono processare anche me e tutto il Governo. Se vogliono farlo diventare un processo al Governo ci siamo tutti», così il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in una intervista a Mattino Cinque.
Ad Agorà, su Rai3, il deputato cinquestelle ed ex giornalista Sky Emilio Carelli afferma: «Dopo le ultime posizioni di Salvini, le condizioni sono cambiate: nel Movimento 5 Stelle esiste una prassi, si vota sì all’autorizzazione a procedere. Ma quella della Diciotti è stata una decisione collegiale che ha investito tutto il Governo. Credo che Conte e Di Maio dovrebbero autodenunciarsi». Dello stesso avviso anche il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. «È evidente che Salvini abbia cambiato idea o almeno il suo avvocato – afferma a Radio1 Rai Di Stefano – Noi M5S lavoriamo con coerenza e abbiamo sempre dato l’autorizzazione a procedere. Conte e Di Maio hanno detto chiaramente che sono dispostissimi a farsi processare insieme, credo che debbano essere parte del processo perché sono scelte collegiali di tutto governo».
«Sono allineata a quello che decidiamo all’interno del Movimento, vedo però politicamente importante il messaggio che siamo tutti uniti in questa battaglia, quindi poi va valutato concretamente il quesito», dice il ministro della Salute Giulia Grillo a Sky. «Quella è stata un’azione di governo, concertata e condivisa da tutti noi ministri, quindi non ritengo Salvini l’unico responsabile di questa azione. Il messaggio deve essere chiaro: questo Governo ha un’azione corale precisa, come sta avendo in questi giorni sulla Sea Watch, per mettere fine a questa situazione ignobile per cui l’Italia deve essere giornalmente messa in difficoltà di fronte a un problema che è evidente che non riguardi solo il nostro Paese»