La disfonia è una alterazione della voce, qualitativa o quantitativa, temporanea o duratura, di origine strutturale o funzionale di uno o più organi coinvolti nella fonazione parlata. Tale alterazione può intendersi principalmente come difficoltà di controllare l’intonazione, la struttura timbrica, il volume o la qualità della voce. Questo sintomo è il terrore dei cantanti. Terrore provato da Alessandra Amoroso nel 2016 quando si è dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico per rimuovere due noduli alle corde vocali. In questa settimana dedicata al Festival di Sanremo ci sembrava opportuno parlarne, poiché tutti almeno una volta nella vita hanno subito una alterazione della voce in preda ad un raffreddamento, o per uso improprio delle corde vocali, o per patologie infiammatorie o tumorali non solo della laringe ma anche di apparati e organi vicini.
I disturbi della voce che determinano un’incapacità fonatoria totale o parziale presentano un’ampia variabilità, dalla semplice raucedine (voce rauca o secca) sino all’afonia (completa assenza della voce). L’intera laringe è coinvolta nella fonazione, poiché le sue pareti vibrano, producendo un suono composito o misto. La voce quindi è il risultato di notevoli e complesse interazioni che coinvolgono più strutture dell’apparato respiratorio ossia i polmoni, la laringe e le casse di risonanza rappresentate dai seni paranasali, dal naso e dalla cavità orale. Durante l’espirazione l’aria passa dai polmoni alla trachea e poi alla laringe, passa attraverso la glottide e determina la vibrazione delle corde vocali. La tensione delle pieghe vocali varia e produce una specifica gamma di suoni. L’intensità del suono invece dipende dalla dimensione della laringe e dalla tensione delle corde vocali, controllata dalla contrazione della muscolatura volontaria, la quale cambia la posizione relativa delle cartilagini tiroidee e aritenoidi. Si comprende bene quindi come le alterazioni ad una qualsiasi di queste strutture possono portare ad un’alterazione nella produzione o nel controllo della voce. Le cause, quindi, possono essere organiche, ossia infiammatorie, malformative, neoplastiche, traumatiche, ematologiche, metaboliche ed endocrinologiche, iatrogene. Ma possono essere funzionali quando si parla di abuso della voce, come nel caso dei cantanti, psicogene o idiopatiche (ossia senza causa apparente).
I noduli delle corde vocali sono formazioni benigne che si sviluppano per un prolungato utilizzo non corretto della voce, sono di fatto degli ispessimenti duri, di tipo calloso, di colore biancastro. Si differenziano dai polipi poiché sono, nella maggior parte dei casi, bilaterali, di forma rotondeggiante, solitamente di piccole dimensioni e tendono a regredire spontaneamente.
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Si sviluppano il più delle volte in individui che sottopongono a forti sollecitazioni le corde vocali. Si ritiene, infatti, che siano il risultato di un trauma delle corde vocali causato da eccessivo stress meccanico, per aumento della forza con cui quest’ultime si scontrano durante la fonazione.
Questo meccanismo può portare a una conseguente formazione di ferite sulle quali possono poi innescarsi dei fenomeni di rimodellamento del tessuto, che si traducono nella formazione di lesioni benigne delle corde vocali. In particolare nel caso dei cantanti la più importante è quella causata dalla collisione tra le superfici delle corde vocali sinistra e destra. Questo tipo di stress raggiunge il suo massimo nella parte centrale delle corde vocali, sito caratteristico della formazione dei noduli cordali.
I fattori di rischio sono tanti ma quelli principali sono l’abuso vocale o l’uso improprio della voce. Il più delle volte si sviluppano in seguito a uno scorretto utilizzo della voce per lunghi periodi, ma non si può escludere che anche un singolo episodio prolungato di abuso delle corde vocali ne sia responsabile. Altri fattori di rischio sono le allergie, il fumo, abuso di alcool e di caffeina, reflusso gastroesofageo, uso di droghe, infezioni delle alte vie respiratorie. Oltre ai cantanti sono maggiormente colpiti coloro che per professione utilizzano molto la voce, come avvocati, attori ed insegnanti. Oltre alla disfonia queste persone riferiscono voce affannosa, tosse, dolore al collo, sensazione di nodo alla gola, maggior sforzo nella produzione della voce e incapacità ad emettere toni vocali più alti.
La diagnosi si avvale di una attenta raccolta anamnestica, raccolta della storia clinica e sintomatologica del paziente, della visita otorinolaringoiatrica ed in particolare della laringoscopia a fibre ottiche rigide o flessibili che permettono lo studio della morfologia e della motilità delle corde vocali. Nel caso dei cantanti è utile eseguire anche la strobolaringoscopia per studiare “l’onda mucosa” durante la fonazione. La terapia dei noduli corsali viene valutata in base alla grandezza e sede del nodulo e alla gravità e durata dei sintomi.
Si può scegliere tra il trattamento comportamentale e quello chirurgico. Il primo prevede la riabilitazione logopedica praticando esercizi e manovre affinché si utilizzi correttamente la voce in accordo con la respirazione. Nel trattamento comportamentale rientra il controllo dello stimolo infiammatorio indotto da tutte quelle sostanze che possono peggiorare ulteriormente i noduli, tra cui tabacco, alcol e caffeina. Importantissimo è il controllo del reflusso gastroesofageo e delle allergie respiratorie. Oggi vi sono farmaci innovativi che ci permettono in breve tempo di trattare disturbi esofagei e patologie allergiche. Il trattamento comportamentale spesso determina una riduzione della dimensione e della sintomatologia dei noduli cordali, ma non sempre permette una risoluzione definitiva. Quando possibile si cerca, attuando un corretto ed innovativo protocollo terapeutico-riabilitativo, di evitare l’intervento chirurgico, che fortunatamente ad oggi viene riservato solo per una piccola parte dei pazienti. In questi casi comunque si utilizza la chirurgia mini-invasiva spesso Laser che permette di eseguire la Bio-Surgery, ossia permette di rispettare anatomicamente e fisiologicamente le corde vocali, asportando solo la neoformazione senza eccessi di tessuto.