È sufficiente informare i territori di cosa sono le “destination management organization” (Dmo), ovvero i processi di sviluppo e formulazione della nuova governance di sistema per la valorizzazione e promozione turistica dei territori? Credo di no.
È urgente, parallelamente, formare una figura professionale che abbia il compito di coordinare e organizzare, i processi di management per lasciare liberi gli amministratori pubblici a fare bene il proprio lavoro, gli operatori turistici a svolgere meglio la loro professione nei territori, ad arginare operatori di buona volontà che si propongono per gestire i non facili processi di costituzione dei Dmo.
La figura professionale individuata nel “destination manager”, come per esempio proposta nei territori della Regione Basilicata, è quella lanciata dal noto professionista, esperto di turismo, Josep Ejarque, che guarda non soltanto all’immediato presente ma ad una visione a lungo termine delle politiche turistiche territoriali. Ma chi è il “destination manager”?
Lo spiega lo stesso Ejarque: «Il “destination manager” gestisce il territorio, crea il prodotto turistico locale, coordina il sistema degli operatori privati dell’offerta turistica con il lavoro dell’ente di promozione territoriale. Deve insomma creare delle sinergie virtuose al fine di “vendere” meglio il prodotto turistico del territorio che gestisce. Una delle frontiere più interessanti del nostro lavoro è proprio quest’ultima: sviluppare una commercializzazione della destinazione».
Sono convinto che le università siciliane, se ben supportate dall’assessorato regionale al Turismo, potranno dare una forte spinta ai territori per realizzare processi seri, stabili e strutturali in termini di alta formazione per specializzare conoscenza, competenza e professionalità nella scelta dei possibili nove “destination manager”, tanti quante sono le province siciliane.
È fondamentale creare una figura di raccordo tra territorio e la cabina di regia regionale, affinché venga affidata a persone formate e preparate al fine di governare il turismo nei sistemi complessi territoriali.
Il futuro della crescita del turismo nei singoli territori, dipende solo ed esclusivamente da noi, da chi vive ed opera nei propri territori.
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