Donald Trump firmerà la legge sulla sicurezza dei confini per evitare un altro shutdown del governo. Ma dichiarerà l’emergenza nazionale per costruire il muro al confine con il Messico, utilizzando i fondi del genio militare destinati alle calamità naturali. Lo ha annunciato il leader della maggioranza repubblicana al Senato, il senatore Mitch McConnel: «Ho appena avuto l’opportunità di parlare con il presidente Trump e lui ha indicato di essere pronto a firmare la legge sul bilancio. Allo stesso tempo lui dichiarerà un’emergenza nazionale».
.@PressSec: President Trump will sign the government funding bill, and as he has stated before, he will also take other executive action—including a national emergency—to ensure we stop the national security and humanitarian crisis at the border.
— The White House 45 Archived (@WhiteHouse45) February 14, 2019
E poco dopo è arrivata la conferma della portavoce della Casa Bianca, Sara Sanders. Il presidente americano, Donald Trump, «firmerà la legge di spesa del governo», ha riferito la portavoce Sarah Sanders aggiungendo che Trump «compirà anche altre azioni esecutive, inclusa una emergenza nazionale, per garantire che si fermi la crisi umanitaria e di sicurezza nazionale al confine. Il presidente ancora una volta sta mantenendo fede alla promessa di costruire un muro, proteggere il confine e mettere al sicuro il nostro paese grandioso».
Con 83 sì e 16 no, il Senato ha approvato la legge bipartisan per evitare lo shutdown. Ora il testo passa alla Camera, prima della firma del presidente. L’accordo tra democratici e repubblicani prevede solo nuove recinzioni al confine con il Messico, una rete metallica lunga 55 chilometri con stanziamenti per 1,3 miliardi, molto meno dei 5,7 miliardi chiesti dal presidente per costruire il muro. Alla mezzanotte di venerdì scade la proroga di quindici giorni dello shutdown. Ma il presidente si è detto pronto a firmare la legge: «Non voglio vedere un nuovo shutdown, è una cosa terribile». Ma non rinuncerà al muro.
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