La procura di Catania ha iscritto nel registro degli indagati anche i nomi del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, del suo vice Luigi Di Maio e del ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Lo scrive il Corriere della Sera spiegando che l’indagine è un atto dovuto dopo che il Senato ha inviato alla procura siciliana i documenti dei tre esponenti del governo, allegati alla memoria difensiva presentata da Matteo Salvini davanti alla Giunta per le immunità di Palazzo Madama.
In due documenti allegati alla memoria trasmessa alla Giunta i tre esponenti dell’esecutivo hanno sottolineato la condivisione politica da parte dell’intero governo della linea tenuta sul caso della nave Diciotti. Entro il termine di due settimane previsto dalla legge la Procura trasmetterà i documenti al Tribunale dei ministri con le proprie richieste. È molto probabile che il procuratore Carmelo Zuccaro proporrà di archiviare l’accusa, avendo fatto lo stesso per Salvini. Dopodiché il collegio di tre giudici che ha già chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere contro il responsabile del Viminale, avrà 90 giorni di tempo per svolgere eventuali indagini e decidere se archiviare o chiedere l’autorizzazione a procedere anche per i tre nuovi indagati (come hanno già deliberato per Salvini).
Intanto, martedì i senatori guidati da Maurizio Gasparri sono chiamati a decidere la proposta da presentare in aula sulla richiesta di autorizzazione a procedere per sequestro di persona avanzata nei confronti del ministro degli Interni da parte del tribunale dei ministri di Catania. Salvini è finito sotto accusa per aver vietato lo sbarco ai 177 migranti. Gasparri ha proposto alla Giunta di negare l’autorizzazione a procedere per Salvini. Decisivi per la sorte del ministro sono i sette voti dei senatori M5s, che hanno affidato a una consultazione online tra i loro iscritti la decisione sul voto.