Rousseau in tilt. Diversi utenti stanno segnalando sui social network che la piattaforma informatica, su cui gli iscritti al M5s votano l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, risulta irraggiungibile. La votazione sarebbe dovuta durare dalle 10 alle 19, ma a causa dei problemi tecnici l’ora d’inizio è stata spostata alle 11 e quella di chiusura è stata posticipata prima alle 20 e poi alle 21.30. Il M5s ha scritto sul suo blog che i ritardi sono dovuti «all’alta partecipazione».
Una lieve variazione è apparsa anche nel quesito, in particolare nelle due opzioni che sono state rese più esplicative con due incisi, probabilmente a seguito delle polemiche per assimilare il quesito posto agli iscritti a quello che sarà proposto ai senatori in Giunta delle immunità. Nel quesito rispetto alla formula originale è stata aggiunto: «è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato» in caso di risposta affermativa, e «non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato» in caso di risposta negativa. Resta, dunque, invariato il meccanismo secondo il quale votando «sì» sulla piattaforma si nega l’autorizzazione a procedere e votando «no» la si approva.
Gli italiani sanno che ho agito per il loro bene e per la loro sicurezza.
Da inizio anno 215 sbarchi contro i 4.856 del 2018, MENO 96%.
E i rimpatri sono 795, quasi quattro volte gli sbarcati.
Sento forte il vostro supporto, in Sardegna e ovunque io vada.https://t.co/hGt99DkAOo— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 18, 2019
Il risultato della votazione sarà decisivo per il destino del governo gialloverde. Di Maio da Pomigliano dice che «sosterrà l’esito del voto», qualunque esso sia. «Decideranno i nostri iscritti – ha detto Di Maio – che sono grandi elettori del movimento, lo conoscono da anni e sono perfettamente in grado di comprendere quel quesito e votare con coscienza. Io da capo politico sosterrò quel risultato». Salvini da parte sua si dice tranquillo dell’aver agito nell’interesse del Paese: «Gli italiani sanno che ho agito per il loro bene e per la loro sicurezza. Da inizio anno 215 sbarchi contro i 4.856 del 2018, -96%. E i rimpatri sono 795, quasi quattro volte gli sbarcati. Sento forte il vostro supporto, in Sardegna e ovunque io vada», ha scritto su Twitter Salvini. In un comizio a Sassari, il ministro ha aggiunto: «Oggi decidono se io devo andare a processo o non devo andare a processo: i barconi che sono arrivati e che arriveranno i li rimando indietro uno per uno, perché prima vengono i sardi, prima vengono gli italiani e poi viene il resto del mondo».