La madre di Matteo Renzi, Laura Bovoli, è stata rinviata a giudizio dal Tribunale di Cuneo con l’accusa di concorso in bancarotta documentale per i contatti che la società Eventi 6 di Rignano sull’Arno, di cui all’epoca (2012) era amministratrice, intratteneva con la ditta di volantinaggio cuneese, Direkta srl di Mirko Provenzano, fallita nel 2014.
Il processo a Cuneo, il primo per Laura Bovoli, si aprirà il prossimo 19 giugno. «Ampiamente previsto, ci difenderemo al dibattimento», ha commentato Federico Bagattini, legale dei genitori di Matteo Renzi. Altri imputati sono Paolo Buono, di San Secondo di Pinerolo, anche lui cliente di Direkta e Franco Peretta, di Rivalta Bormida, che teneva la contabilità per Provenzano.
La vicenda è iniziata con un’indagine della Guardia di Finanza di Cuneo. In un controllo, nato in seguito all’esposto di un creditore, era emerso che la Direkta avesse, fra l’altro, approfittato di alcune note di credito emessa dalla società della Bovoli per far quadrare i conti del proprio bilancio. Note di credito emesse nel 2012, per un importo di 78mila euro, che la Procura ritiene fittizie e concordate a tavolino. Dalla vicenda cuneese è partita l’inchiesta di Firenze che la scorsa settimana ha portato agli arresti domiciliari i genitori dell’ex presidente del consiglio.
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