È calcolata in oltre 400 milioni di euro la spesa per uova di Pasqua e colombe. Un’indagine di mercato della Cna agroalimentare (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola media impresa) registra che due famiglie italiane su tre consumeranno perlomeno una colomba. Il giro d’affari previsto è di 170 milioni di euro. Le colombe industriali, in considerevole maggioranza per quantità, vincono la sfida su quelle artigianali e semi-industriali con un rispettivo giro d’affari di 90 milioni contro 80 milioni. Saranno invece oltre 16 milioni le uova di cioccolato che si consumeranno per una spesa di circa 250 milioni di euro solo per le pezzature medio-grandi.
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Ma la sorpresa all’interno dell’uovo di Pasqua quest’anno non è tra le più gradite. Un’analisi condotta in Europa da M&G Investment, citata dal sito de Il Sole 24 Ore, rivela infatti che la cioccolata di uova e coniglietti risulta molto più costosa rispetto al resto dell’anno: Lindt guida i rincari (+420%), seguita da Ferrero (+135%) e da Milka (+94%). Il Sole cita anche la bizzarra circostanza delle quotazioni del cacao, rimaste sostanzialmente stabili durante tutto l’anno: secondo l’Organizzazione mondiale del cacao (Icco) i maggiori produttori mondiali si aspettano una produzione in aumento rispetto all’anno passato. Cosa giustifica allora aumenti così netti rispetto all’anno passato? Molto probabilmente il prezzo finale è determinato più dalle spese di marketing e di distribuzione che dagli ingredienti.