Il comico Volodymyr Zelensky è il nuovo presidente dell’Ucraina: ha stravinto il ballottaggio contro il presidente uscente Petro Poroshenko, ottenendo più del 70% dei voti. Non è una sorpresa la schiacciante vittoria alle elezioni ucraine dello sfidante senza esperienza, senza precedenti politici e che fino a ieri la presidenza della repubblica l’aveva vista solamente in tv. Ma è stata proprio l’interpretazione in una serie televisiva del ruolo di un insegnante diventato inaspettatamente presidente a portar Volodymyr Zelensky, l’attore, al successo.
«Grazie ai miei genitori che hanno sopportato tutto questo, al sostegno di mia moglie, alla mia squadra e allo staff grazie a tutti», Zelensky dal suo quartier generale ha lanciato il suo messaggio a una nazione che lo ha votato in cerca disperata di un cambiamento. E non solo a loro. «A tutti i Paesi dell’Unione post-sovietica – ha detto Zelenskiy – dico: guardateci. Tutto è possibile». Così, dopo Viktor Yushchenko, che nel 2004 costituì la grande speranza del Paese di voltare pagina e dopo la lunga parentesi di Yanukovich, la più importante ex repubblica sovietica dopo la Russia torna a sognare. Adesso Volodymyr Zelenskiy, 41 anni, attore, produttore e presentatore tv, battendo il presidente uscente Poroshenko ha avviato il trasferimento dalla finzione alla realtà.
Zelensky, che era il grande favorito dopo avere ottenuto 5,7 milioni di voti al primo turno delle elezioni presidenziali, ha una storia praticamente unica. Quando decise di candidarsi presidente, Zelensky stava interpretando una popolare serie tv che racconta la storia di un comune insegnante di storia, Vasyl Holoborodko, che finisce per essere eletto presidente un po’ per caso. Nella serie, chiamata “Servitore del popolo” (lo stesso nome che Zelensky ha dato al suo partito politico), Holoborodko diventa noto in tutto il paese dopo che un suo turpiloquio contro la corruzione viene filmato di nascosto da un suo alunno e pubblicato su YouTube, diventando virale. Come Holoborodko, anche Zelensky ha puntato buona parte della sua retorica elettorale sulla lotta alla corruzione e al potere detenuto dagli oligarchi. E come Holoborodko, anche Zelensky non ha alcuna esperienza politica alle spalle.
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La nuova stagione di “Servitore del popolo”, ambientata nella realtà, sarà più difficile da interpretare per Zelensky. Si dice pronto a parlare «anche con il diavolo» pur di dare pace al Paese e pretende la restituzione della Crimea e dei territori finiti in mano ai separatisti filorussi. Oltre ai rapporti con la Russia, il fronte più impegnativo per Zelensky sarà l’economia e il disperato bisogno delle fasce più povere della popolazione di veder migliorare il proprio livello di vita. Alle preoccupazioni per la mancanza di esperienza, economica come politica, Zelensky ha risposto circondandosi di riformatori convinti, alcuni di loro ex ministri nella squadra di Poroshenko, delusi dalla lentezza dei cambiamenti. Uno di loro, Aivaras Abromavicius, ex ministro dell’Economia, ha definito Zelensky «un buon ascoltatore, una persona per bene. Può essere una speranza per l’Ucraina».