Donald Trump ha annunciato via Twitter che i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi da venerdì saliranno dal 10 al 25%. Non solo: altri 325 miliardi di dollari di merci saranno «a breve» soggetti a nuovi dazi. Per il presidente americano i colloqui sull’accordo commerciale Usa-Cina stanno procedendo troppo lentamente. Finisce così la tregua sui dazi raggiunta a dicembre tra Xi Jinping e Donald Trump: al G20 di Buenos Aires avevano stabilito che le tariffe doganali Usa sarebbero rimaste congelate al 10% in attesa dell’avvio di negoziati che avrebbero dovuto riguardare il trasferimento forzato di tecnologia, la protezione della proprietà intellettuale, le barriere non tariffarie, le cyber intrusioni, servizi e agricoltura.
For 10 months, China has been paying Tariffs to the USA of 25% on 50 Billion Dollars of High Tech, and 10% on 200 Billion Dollars of other goods. These payments are partially responsible for our great economic results. The 10% will go up to 25% on Friday. 325 Billions Dollars….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) May 5, 2019
I negoziati, che si sarebbero dovuti concludere entro i successivi 90 giorni, sono stati effettivamente avviati, ma, osserva Trump, vanno troppo a rilento: «L’accordo sul commercio con la Cina continua, ma troppo lentamente, dato che loro continuano a cercare di rinegoziarlo», scrive il presidente degli Stati Uniti. Con due tweet Trump ha messo le mani avanti alla vigilia dello sbarco a Washington del vice premier cinese Liu He, atteso a giorni per la fase finale delle trattative che, secondo indiscrezioni, dovrebbero chiudersi con un accordo proprio venerdì. La mossa degli Usa potrebbe essere, dunque, solo un tentativo per accelerare le trattative, aumentare la pressione e spingere la Cina finalmente a raggiungere l’intesa commerciale allo studio ormai da mesi.
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