Donald Trump è atterrato a Londra per una visita di Stato di tre giorni in Gran Bretagna. Una visita che cade in un momento molto delicato sia per gli Stati Uniti, impegnati in una guerra commerciale con la Cina, sia per il Regno Unito alle prese con la Brexit e il leadership contest in casa Tories, che già vede 13 candidati alla successione di Theresa May. Oggi è la giornata più coreografica della visita di Trump, con il benvenuto a Buckingham Palace, gli incontri con diversi membri della famiglia reale, la visita a Londra e stasera il banchetto di Stato al palazzo reale come ospite d’onore della Regina. Nei prossimi giorni Trump incontrerà Theresa May per parlare di cambiamento climatico e della tecnologia 5G, il mondo del business anglo-americano e parteciperà alla cerimonia per il 75esimo anniversario del D-Day.
Prima ancora di arrivare Trump ha detto che intende sollevare e risolvere la “questione Huawei” durante la sua visita. Gli Stati Uniti hanno bandito il colosso cinese delle telecomunicazioni e vogliono che gli alleati facciano altrettanto perché temono che possa utilizzare le sue tecnologie per spiare i Paesi occidentali. Il presidente ha messo in guardia il Regno Unito di stare «molto attento» a tutelare la sicurezza nazionale e ha anche minacciato conseguenze negative per la collaborazione sulla sicurezza tra i due Paesi se Londra dovesse consentire a Huawei di partecipare alla creazione della rete 5G in Gran Bretagna. Trump sembra avere trovato un alleato nel ministro degli Esteri. Hunt ha espresso serie riserve su Huawei e ha affermato che la Gran Bretagna «non prenderebbe mai una decisione che possa danneggiare gli scambi di informazioni e intelligence con gli Usa».
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Secondo il ministro Hunt tutti i Paesi occidentali «si devono domandare se sia saggio permettere a un Paese di avere un monopolio tale in tecnologie dalle quali saremo dipendenti. Dobbiamo esaminare le questioni tecniche se acquistare prodotti da un Paese possa aprire la porta allo spionaggio e lo stiamo facendo con grande attenzione». Hunt ha quindi preso le distanze dalla premier May, che a fine aprile aveva dato il via libera alla partecipazione di Huawei alla creazione della rete 5G in Gran Bretagna, nonostante l’allarme sui rischi per la sicurezza lanciato da Washington e da diversi ministri conservatori. La posizione ufficiale del Governo britannico è che non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva. Le parole di Hunt sono importanti perché il ministro degli Esteri è uno dei candidati alla successione alla May, che lascerà l’incarico il 7 giugno.
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Trump vedrà la premier a Downing Street ma, secondo diverse fonti, ha insistito per un incontro breve perché la sua attenzione è ormai focalizzata sul suo successore. Si prevede che il presidente incontrerà Boris Johnson, l’ex ministro degli Esteri e candidato di punta del partito conservatore, che ha definito «un amico». Nei giorni precedenti il suo arrivo a Londra ha speso parole incoraggianti anche nei confronti di Nigel Farage, vincitore delle elezioni europee nel Regno Unito. Sulla Brexit ha invocato più volte il “no deal” per il Regno Unito, ossia la pericolosissima uscita dall’Ue senza accordo, per poi stringere una nuova relazione commerciale con gli Stati Uniti.