Ogni anno la stessa storia: con l’estate si avvicina la prova costume. E nessuna donna si sente pronta a mettere in mostra gli inestetismi più comuni: cellulite, adiposità localizzate e smagliature. Ma oltre ad una alimentazione sana e un allenamento costante, ci sono trattamenti molto validi per aiutare a migliorare l’aspetto del nostro corpo. La prima regola è agire tempestivamente: la medicina estetica, differenziando i trattamenti, permette di ottenere risultati soddisfacenti anche in breve tempo.
Ma prima di partire con i possibili rimedi e piani di attacco è bene conoscere la differenza tra cellulite e adiposità localizzata. Va detto, infatti, che non bisogna mai sottovalutare la cellulite, perché non si tratta di una semplice questione estetica, ma di una vera e propria patologia legata ad un disturbo microcircolatorio. La patogenesi della cellulite è quella di un’alterazione microcircolatoria che porta ad un ristagno di liquidi con conseguente modifica dell’aspetto della cute. Gli effetti della cellulite sul corpo vanno dalla semplice ritenzione idrica alla degenerazione dei tessuti, fino alla formazione di setti fibrosi che causano anche dolore al tatto.
In soccorso delle donne arriva la medicina estetica che è in grado di offrire soluzioni differenti in base alla gravità della situazione. La carbossiterapia, che si fonda sull’inoculazione a livello sottocutaneo di anidride carbonica, agisce sulla circolazione dilatando i vasi sanguigni ed incrementando la velocità e l’ossigenazione del flusso. L’effetto positivo sul microcircolo infatti lo rende un trattamento d’elezione per risolvere la cellulite come trattamento unico o in combinazione con la mesoterapia che prevede la somministrazione di sostanze attive sul microcircolo o con attività lipolitica. La carbossiterapia e la mesoterapia, agendo sulla patogenesi della cellulite, permettono un miglioramento dell’attività circolatoria e una risoluzione non solo dell’inestetismo della pelle a “buccia d’arancia” ma anche del sintomo dolore.
Con il termine adiposità localizzata, invece, si intende l’accumulo di cellule adipose in una zona specifica del corpo. Sedi tipiche sono i fianchi (le cosiddette “maniglie dell’amore”), la regione trocanterica (“coulotte de cheval”) e l’addome. Anche in questo caso la medicina estetica propone tante soluzioni: la carbossiterapia e la mesoterapia, ma anche tecniche più innovative come la criolipolisi. Quest’ultimo è un trattamento che punta a rimodellare i contorni corporei sfruttando l’azione del freddo: la criolipolisi si avvale di un sistema di raffreddamento localizzato che mira a colpire le cellule di grasso sottocutaneo che vengono congelate e successivamente eliminate naturalmente dall’organismo.
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La biodermogenesi, infine, è il trattamento più indicato per le smagliature. Sfruttando l’azione combinata di energia, campi elettromagnetici e Vacuum, la biodermogenesi è in grado di idratare nutrire e favorire la rigenerazione cutanea. Ed è proprio grazie a questa capacità di indurre rigenerazione tessutale, che può essere utilizzata non solo sulle smagliature, ma anche in tutte quelle situazioni in cui è presente riduzione di tono: nelle terapie anti-aging del viso e sul corpo per ridare tonicità a glutei, cosce, addome, seno e braccia. E, perché no, la biodermogenesi è un ottima alleata contro la cellulite e le adiposità localizzate.