Avanza la Rai sovranista e ultraconservatrice. Sul cavallo di Viale Mazzini salgono tutti coloro i quali si sono allineati con il nuovo governo e, in particolare, gli amici di Teresa De Santis, la direttrice di Rai1 più realista del re. Così Lorella Cuccarini va alla “Vita in diretta” insieme con Alberto Matano, Gigi D’Alessio ottiene un suo programma, “Unomattina” resta a Roberto Poletti (ex direttore di Radio Padania) e Valentina Bisti, a Tiberio Timperi in “Uno Mattina in famiglia” si affianca Monica Setta, che è una delle tre “grandi consigliori” della ex dalemiana direttrice di Rai1 salita sul carro leghista. Le altre due damigelle d’onore sono Elisa Isoardi e Francesca Immacolata Chaouqui.
Mentre la Isoardi, ex fidanzata di Salvini, ha già il suo spazio consolidato all’interno della rete ammiraglia (anzi nella prossima stagione riducendo la durata della “Prova del Cuoco” potrà migliorare anche lo share), Monica Setta se l’è guadagnato. Viene da chiedersi se ora ci sarà qualcosa pure per la Chaouqui. La legale, già indagata per fuga di notizie e divulgazione di documenti riservati quando lavorava per il Vaticano, poi rilasciata per la sua collaborazione, non perde occasione per apprezzare le gesta di Salvini.
Alla Rai, poi, innovazione fa rima con tradizione. Così l’innovazione di Teresa De Santis passa per Enrico Ruggeri, rocker pensionato che dal 2005 cerca una nuova collocazione, ma senza grandi risultati. Scartato da Mediaset, viene raccolto da Rai1 per raccontare “Una vita da cantare”. Stesso discorso per Mara Venier, pur riconoscendo alla presentatrice veneziana di aver rilanciato il format di “Domenica In” da tempo in caduta libera. A lei viene affidata anche una prima serata con “La porta dei sogni”. Ma Rai1 va in soccorso anche di chi è in difficoltà e così non lascia per strada il calante Gigi D’Alessio, che condurrà “Venti anni che siamo italiani” insieme con Vanessa Incontrada.
L’innovazione per Carlo Freccero (Rai2) è invece Renzo Arbore con una serata dedicata a Carosone. Nemmeno tanto originale è l’idea di “Maledetti Amici Miei”, rilettura in chiave televisiva del celebre film di Germi ad opera di Veronesi, Rubini, Papaleo e Haber aiutati da Max Tortora e Margherita Buy.
L’innovazione per Stefano Coletta, direttore Rai 3, è Serena Dandini, che rientra con la sua banda con il programma “Assemblea generale” nato dalle ceneri della “Tv delle Ragazze”. E non mancherà Raffaella Carrà con “A Raccontare Comincia Tu”.
Promosso su Rai1 l’ormai leggendario commissario Schiavone, mentre retrocede sulla domenica sera di Rai 2, come già era noto, “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, che sta pensando anche a un programma in primavera, tipo “Anima mia”, magari ripescando il naufrago sanremese Claudio Baglioni.
Tante conferme: Caterina Balivo continua con “Vieni da me”, Vespa fa Vespa, Insinna le domande dell’”Eredità”, Alberto Angela si divide tra “Ulisse” e “Passaggio a Nord-Ovest”, “Quelli che il calcio è affare” di Luca & Paolo; Paolo con Mia Ceran, Bianca Guaccero è sempre “Detto Fatto”, Costantino “Pechino Express”, Sciarelli a “Chi l’ha visto?”, “CartaBianca” non può che essere Berlinguer. Carlo Conti riparte dal solito noto (“Tale e quale Show”), mentre Amadeus è “I soliti ignoti” e Giancarlo Magalli galleggia sui “I fatti vostri”.
Pochissime novità: “Stasera tutto è possibile” lo conduce Stefano De Martino, mentre Milly Carlucci sta lavorando a “Masked Singer”. Spazio alla comicità con “Battute”, uno show preserale in cui cominci e vari personaggi commenteranno le notizie d’attualità, e attenzione a Carlo Cracco: lo chef stellato avrà uno show tutto suo sulla seconda rete dal titolo “Nella mia cucina”.
Ancora da definire nei dettagli l’avventura di Fiorello su Raiplay. «Sarà un progetto unico a livello mondiale, 18 show live su Raiplay, preceduti su 5 access su Rai1. Un progetto multimediale e multipiattaforma» spiega l’amministratore delegato Rai Salini. Sempre ironico, Fiorello, in video, commenta: «Siamo pronti per questa avventura che mi ha già fatto dire due o tre volte “chi me l’ha fatto fare”. Raiplay è un mondo bellissimo, abbiamo solo un telespettatore ed è Salini. Se i vertici saltano, il programma non si fa più e io sono contento. Non perché non lo voglia fare, ma perché sono ansioso». S’inizia il 4 novembre.
Restano, per il momento, in panchina Simona Ventura e Antonella Clerici. La prima, assicura Freccero, «farà un programma nel 2020. Avrà un programma musicale, è sicuro (“Music Farm”, nda), e nel 2019 un programma sportivo dalle 12 alle 13 nel weekend. E sarà la voce narrante de “Il collegio”». Per la bionda ex conduttrice della “Prova del cuoco”, invisa alla direttrice di Rai1, «abbiamo in cantiere un progetto nella stagione primaverile». Nel frattempo, i fans della Clerici insorgono sui social. Sfuma il ritorno del figliol prodigo Massimo Giletti, che proprio ieri ha firmato l’accordo con Urbano Cairo per restare un altro anno a La7.
Ancora vacante la casella del Festival di Sanremo. la trasmissione monstre di Rai1. «Su Sanremo, sarà l’edizione numero 70 ci stiamo incontrando. Volevamo aspettare la presentazione e metterci al lavoro la prossima settimana» glissa Salini. C’è riserbo in Rai. C’è soprattutto imbarazzo. Sul festival si gioca un braccio di ferro tra due fronti.
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In contrasto con i “terremoti” politici causati da Baglioni, era prevista una strategia conservatrice. L’obiettivo era portare sul palco dell’Ariston il rassicurante e apolitico Amadeus, sostenuto anche dal potente agente Lucio Presta. Dall’altra, però, c’è chi vorrebbe un rinnovamento. Al limite del litigio sarebbero arrivati l’ad Fabrizio Salini e la direttrice di Rai1, Teresa De Santis, sostenitrice di Amadeus. Il nuovo boss della tv di Stato spinge infatti per un nome nuovo. E sarebbe quello di Alessandro Cattelan. Che conferma: «Se ne sta parlando, e di certo mi piacerebbe». Tutto ancora da decidere dunque. Tuttavia, essendo il settantesimo Festival, difficilmente la Rai si farà rappresentare sul palco dell’Ariston da un volto Sky.
Si è proposto anche Al Bano («senza Romina» ha precisato), ma per il 2021, perché per il 2020, stando alle informazioni in suo possesso, sarebbe già tutto definito: «A me risulta che si parli della coppia Amadeus e Caterina Balivo. Vedremo».
Anche per la conduzione artistica resta il rebus. Amadeus ha un rispettabile trascorso radiofonico e musicale, ma non ha il carisma adatto al ruolo. Potrebbe però essere affiancato da Gianmarco Mazzi, che contribuì alle edizioni di Morandi. Sono state avanzate le ipotesi Mina e Mogol, non smentite dai vertici Rai, si rischia però il conflitto d’interesse che già adombrò le edizioni di Baglioni.
C’è, infine, un’altra soluzione che potrebbe accontentare tutti. Una conduzione collegiale o a staffetta, che alternerebbe sul palco dell’Ariston Amadeus, Carlo Conti, Pippo Baudo e Antonella Clerici.
Intanto, nell’opera di demolizione con la ruspa del Festival targato Baglioni, la prima pietra a cadere è quella di Sanremo Giovani: il concorso canoro degli esordienti viene ridotto a una puntata. Se da una parte non aveva registrato ascolti record, dall’altra tuttavia aveva lanciato quel Mahmood che avrebbe poi trionfato al Festival con la canzone “Soldi”, sfiorando poi la vittoria all’Eurovision Song Contest. D’altronde, da tempo, questa tv non è per i giovani, che navigano su altri canali.