
Da Babilonia alla città indiana di Jaipur, dal parco del Vanajökull in Islanda ai territori australi e antartici della Francia, dall’opera architettonica del genio Frank Lloyd Wright negli Usa alla Valle dei Templi di Bagan, senza dimenticare la zona del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene nel Veneto: sono 29 i nuovi siti inseriti nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco. La selezione è avvenuta nel corso del 43esimo incontro del comitato World Heritage dell’Unesco, che si è appena concluso a Baku, Azerbaijan.
I nuovi luoghi protetti sono stati scelti tra 35 proposte. In 24 casi si tratta di siti di interesse culturale, in 4 di siti di interesse paesaggistico, in uno di un’area “mista”. Alle new entries assolute va aggiunta l’estensione dell’area del Lago Ohrid, in Macedonia. A livello europeo, la Spagna, terza potenza mondiale, iscrive un sito nelle Canarie. Meglio fa la Germania, che annette la Augsburg e il sito minerario di Erzgebirge-Krusnohori, il che permette a Berlino di scavalcare la Francia, cui vengono accettate le isole dei territori australi-antartici. L’Italia si inserisce in questo grande gruppo con la regione del Prosecco e la sua cultura agrovinicola, che ottiene l’iscrizione al secondo tentativo, dopo la bocciatura dello scorso anno.
🔴 BREAKING
Le Colline del Prosecco di Conegliano a Valdobbiadene in #Italy 🇮🇹 has just been inscribed on @UNESCO #WorldHeritage List. Congratulations! 👏
ℹ https://t.co/thV0mwrj0X #43WHC pic.twitter.com/r7j7NB14T2
— UNESCO (@UNESCO) July 7, 2019
Con le colline del Prosecco, i siti definiti Patrimonio dell’umanità in Italia sono diventati 55. Ma quest’anno, la nostra Penisola, che vantava il primato assoluto per quantità di luoghi diventati Patrimonio dell’Unesco, non è più da sola in vetta alla classifica. La Cina, infatti, ha raggiunto l’Italia iscrivendo due siti, uno paesaggistico e uno culturale. Ad oggi, la lista Unesco si compone di 1.121 nomi.