Vuote, non c’è nulla. Non ci sono le spoglie di Emanuela Orlandi nelle due tombe del cimitero teutonico in Vaticano, come era convinta la famiglia che ha fatto riaprire il caso, ma non ci sono neanche i resti delle due principesse che lì dovevano essere sepolte. «Si sono concluse alle ore 11.15 le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi. Le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie», ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
Gisotti fa sapere che «l’accurata ispezione sulla tomba della Principessa Sophie von Hohenlohe ha riportato alla luce un ampio vano sotterraneo di circa 4 metri per 3.70, completamente vuoto. Successivamente si sono svolte le operazioni di apertura della seconda tomba-sarcofago, quella della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo. Al suo interno non sono stati rinvenuti resti umani. I familiari delle due principesse sono stati informati dell’esito delle ricerche».
La notizia ha colto tutti di sorpresa. Per primo Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela: «Tutto mi aspettavo tranne le tombe vuote. Incredibile». «Credo che si dovrà andare avanti e spero in una collaborazione onesta. Finché non troverò Emanuela è mio dovere cercare la verità», ha aggiunto Pietro. «La famiglia Orlandi ha diritto ad avere risposte – dice Laura Sgrò -. È vergognoso che dopo 36 anni Emanuela non abbia ancora giustizia. Deve essere trovata. La risposta va data a loro, ma anche allo stato italiano». Giorgio Portera, perito di parte della famiglia, racconta invece di essere sceso nella stanza sottostante la tomba e chiarisce «che si tratta di un ambiente abbastanza recente e di certo incompatibile con una sepoltura dell’Ottocento. Mi sembra strano che non esista qualche documento che dica se c’era un corpo all’interno o si trattava di una sepoltura in ricordo della principessa. È doveroso che l’informazione venga condivisa anche con la famiglia Orlandi».