Sarà Atlantia, la holding controllata dalla famiglia Benetton, il partner scelto da Ferrrovie dello Stato da affiancare a Delta Airlines e al Mef per il salvataggio di Alitalia. «Fs Italiane inizierà a lavorare quanto prima – si legge nella nota diffusa dall’impresa – con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta». Il prossimo passaggio formale prevede la presentazione dell’offerta entro la fine di settembre.
E così vengono messi da parte, probabilmente per sempre, i nomi del gruppo Toto e quelli del patron della Lazio Claudio Lotito e dell’azionista di riferimento della compagnia Avianca Germàn Efromovich. «Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, che è autonomo, ha scelto Atlantia come quarto partner del consorzio della nuova Alitalia. Erano arrivate altre offerte, ma hanno scelto Atlantia. Nessun pregiudizio, già lo avevo detto, anche perché lo Stato continuerà ad avere la maggioranza assoluta dell’azienda e quindi anche il controllo della newco. Era questo l’obiettivo che si era fissato il governo», scrive il vicepremier Di Maio su Twitter che nelle ultime settimane insieme al Movimento 5 Stelle aveva portato avanti una campagna per escludere Atlantia dal piano di salvataggio.
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«Alitalia è la nostra compagnia di bandiera, sono i nostri aerei, sono i nostri lavoratori. Io non canto mai vittoria prima di vedere le carte e un serio piano industriale, perché non faccio campagna elettorale sulla pelle delle famiglie e delle persone. Ma oggi possiamo dire di aver posto le basi per il rilancio di Alitalia! E lo possiamo dire a gran voce perché avevamo ereditato una situazione disastrosa, cominciata con il vecchio governo Berlusconi e portata avanti dal Pd. Noi siamo riusciti a trovare una soluzione e questo è un grande risultato.Un grande risultato raggiunto dopo settimane di lavoro intenso. Mentre qualcuno oggi si prendeva un caffè al tavolo e recitava la solita parte, qui abbiamo fatto la differenza», aggiunge il vicepremier pentastellato. «Sia chiara una cosa però: niente e nessuno cancellerà i 43 morti del Ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!».