L’ultima novità sulla tanto discussa criptovaluta Libra è che forse non verrà mai lanciata. Ad annunciarlo è la stessa compagnia Facebook nel presentare i fattori di rischio dei conti trimestrali. Le motivazioni che potrebbero portare all’abbandono del progetto, fortemente contestato dal governo degli Stati Uniti e le cui ipotesi sono passate a uno stretto vaglio da numerose autorità di controllo bancarie e finanziarie in tutto il mondo, sono proprio relative al controllo normativo. «Non vi è alcuna garanzia che Libra o i nostri prodotti e servizi associati saranno resi disponibili in modo tempestivo o per niente», si legge in una nota di Facebook destinata alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità che controlla le Borse e i mercati finanziari ed è l’equivalente statunitense della Consob italiana.
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«Libra ha attirato un controllo significativo da parte dei governi e dei regolatori di più giurisdizioni e prevediamo che questo controllo continui», prosegue la nota della società fondata da Mark Zuckerberg. Da quando a giugno Facebook ha rivelato i piani per la realizzazione di Libra, la società quotata al Nasdaq ha incassato le critiche del governo degli Stati Uniti. Lo stesso presidente presidente Trump aveva usato parole pesanti: «Non sono un fan di bitcoin e altre criptovalute, che non sono soldi e il cui valore è altamente volatile e basato sul nulla. Allo stesso modo Libra, la ‘moneta virtuale’ di Facebook, avrà poco sostegno e affidabilità. Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un’autorizzazione bancaria ed essere soggette a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali». Anche il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, e presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno espresso le loro preoccupazioni su Libra. Analoghe riserve sono state sollevate dal ministro delle finanze francese Bruno Le Maire e dal membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea Benoit Coeure.
Proprio in risposta alle recenti pressioni da parte delle autorità internazionali e ai consigli di alcuni personaggi influenti nel mondo delle criptovalute, Facebook sembra aver deciso di adottare un atteggiamento più collaborativo, forse anche in seguito al moltiplicarsi delle truffe online relative alla nuova valuta. Come si legge nelle parole di un portavoce della compagnia riportate da Cnbc: «Sappiamo che il viaggio verso il lancio di Libra sarà lungo e che non potremo compierlo da soli. Collaborare con i regolatori, con le istituzioni che stabiliscono le politiche economiche, e con altri esperti è un punto fondamentale per il successo di Libra. Questa è stata l’unica ragione per cui Facebook e gli altri membri della Libra Association hanno deciso di rendere noti i propri piani in anticipo».