Dalla crisi di governo reale a quella virtuale. L’equilibrio dell’ormai precario governo gialloverde sembra essere venuto meno anche sui social network. L’ago della bilancia sembra pendere sempre più verso il fronte dei Cinquestelle, andando a incrinare la cosiddetta “Bestia” di Luca Morisi che fino a qualche tempo fa riusciva a raccogliere milioni di follower sotto i post, i live e i selfie del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il sorpasso è avvenuto nel giorno di Ferragosto nell’infuocato scambio di post con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La lettera aperta con cui il premier ha accusato il suo ministro dell’Interno di «sleale collaborazione» a proposito della gestione del nuovo caso Open Arms, affidata al proprio profilo Facebook, ha fruttato a Conte oltre 320 mila like. Un numero impressionante, che conferma indirettamente quello che è il dato che emerge anche dagli indici del gradimento degli esponenti di governo, e cioè il suo primato assoluto con percentuali che sfiorano il 60%.
Ma quel che è più rilevante è che il risentito «certe cose poteva dirmele in faccia», ha fruttato a Salvini appena 117 mila like. Incredibile ma vero: premier batte ministro 3 a 1. Un risultato che fino a qualche mese fa sarebbe apparso impensabile data la macchina propagandistica di cui fruisce il leader leghista contrapposta al low profile scelto dal presidente del Consiglio. Eppure, in questo caso, la comunicazione istituzionale del premier, seppur attraverso l’artificio della lettera aperta, ha avuto nettamente la meglio.
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Un episodio che conferma una inversione di tendenza: solo nelle prime 48 ore della crisi di governo la pagina Facebook di Matteo Salvini ha perso oltre 5 mila follower, mentre nello stesso arco di tempo il principale inquilino di Palazzo Chigi ne ha conquistati 10 mila. E Conte nelle ultime ore ha superato il milione di follower. Il capo politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio, ha incrementato i suoi seguaci digitali di 4 mila unità. Numeri che adesso sembrano essere raddoppiati.