L’amministrazione Trump è pronta a vietare le sigarette elettroniche aromatizzate, dopo che nelle ultime settimane si sono verificati almeno sei casi di morti sospette che potrebbero essere riconducibili all’uso delle e-cig. La possibilità che venga presa una misura drastica è emersa nel corso di un incontro con le autorità sanitarie federali, in cui lo stesso Trump avrebbe espresso serie preoccupazioni per quella che viene considerata oramai un’epidemia: «Abbiamo un problema in questo paese. È un problema nuovo, un problema a cui nessuno ha mai davvero pensato fino a pochi anni fa, si chiama vaping. Sei persone sono morte quest’anno negli Usa per malattie polmonari gravi dopo avere fumato delle sigarette elettroniche con ricariche contenenti Thc o altri additivi di cui sono in corso analisi. Basta, bisogna fare qualcosa di fronte a quello che sta diventando un vero e proprio dramma».
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Ad oggi negli Stati Uniti le autorità sanitarie statali e federali hanno contato oltre 450 casi di malattie polmonari legate alla pratica del vaping in 33 Stati. Il New York Times spiega che il problema interessa soprattutto persone tra i 20 e i 30 anni, che si presentano negli ambulatori e negli ospedali con sintomi come difficoltà a respirare normalmente, nausea, vomito e senso di spossatezza. Una risposta è arrivata dal Michigan che è diventato, per decisione del suo governatore, il primo stato a proibire la vendita della maggior parte delle sigarette elettroniche profumate. Misure restrittive sono oggi allo studio anche in altri stati.
Adesso tocca alla Casa Bianca. «L’amministrazione intende rendere chiaro che vuole ripulire il mercato dalle e-cigarette profumate e aromi per sigarette elettroniche diversi dal tabacco, per invertire il corso di una preoccupante epidemia tra i giovani che sta avendo un impatto su bambini, famiglie, scuole e comunità», ha detto il Segretario alla Sanità Alez Azar. Nonostante le autorità federali al momento non abbiano confermato il coinvolgimento di prodotti o sostanze, una prima pista l’hanno fornita le autorità sanitarie dello Stato di New York, spiegando che le malattie potrebbero essere causate da un additivo contenente vitamina E che pare venga aggiunto in delle ricariche alla cannabis vendute sul mercato nero. I responsabili sanitari federali hanno invitato comunque alla prudenza nell’attesa di analisi più complete.