Huawei potrebbe vendere ad una rivale occidentale tutti i brevetti, le licenze, i codici e il know-how relativi alla tecnologia 5G. Un’operazione che avverrebbe per una cifra, una tantum, al momento sconosciuta e che viene rivelata dal Ceo del colosso cinese, Ren, in un’intervista all’Economist. È la mossa di Huawei per rispondere ai timori espressi da molti Paesi, in primis dagli Usa, sul livello di sicurezza offerto dai loro prodotti. Gli Stati Uniti e l’Australia hanno già vietato alle loro reti di utilizzare le apparecchiature Huawei, mentre il Regno Unito e altri Stati europei stanno ancora valutando la decisione da adottare.
Una decisione che spiazza un po’ tutti. Principalmente Donald Trump. Se la cessione ipotizzata da Ren Zhengfei diventasse realtà, il presidente americano, nemico numero uno di Huawei, tanto da inserire l’azienda in una blacklist commerciale, dovrebbe rivedere fortemente il suo piano e le sue misure. Senza il 5G in mano, Huawei sarebbe molto ridimensionata. E le accuse di Trump, che reputa Huawei una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti d’America, cadrebbero in un attimo.
L’obiettivo dichiarato di Ren Zhengfei è quello di creare un rivale che possa competere nel 5G con Huawei: «Una distribuzione equilibrata degli interessi favorirebbe la sopravvivenza di Huawei, permettendole di fare grandi passi avanti». Segno evidente, dunque, che all’interno del quartier generale di Shenzhen, qualcuno si sta chiedendo se la guerra commerciale con gli Stati Uniti sia una strada percorribile. Dopo il blocco commerciale imposto da Trump, i numeri delle vendite di device Huawei fuori dalla Cina hanno fatto registrare un preoccupante segno negativo. Così, l’ipotesi di cedere il comparto 5G sembra un passo verso Trump. C’è da dire che in questi giorni, i rapporti fra Usa e Cina sembrano aver ripiegato su toni più morbidi. Le parti hanno annunciato che si rivedranno nel mese di ottobre e alcuni dazi commerciali sono stati posticipati. L’intervista di Ren Zhengfei all’Economist si inserisce in questo contesto di nuova collaborazione. Almeno apparente.