Dalla Liguria alla Lombardia, è allerta maltempo nelle regioni del Nord Ovest. Un nubifragio ha provocato grossi disagi a Milano, con gran parte della città allagata. Il fiume Seveso è vicino all’esondazione, arrivato alla cosiddetta “soglia di attesa 2”, con diverse zone a rischio. Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco e della polizia locale per sottopassi e scantinati allagati. Forti temporali si sono abbattuti anche sulla Liguria, con oltre 20mila fulmini, come rilevato dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Liguria (Arpal), e cumulate di pioggia ingenti in pochissimi minuti. Black out e allagamenti a Genova, frane e smottamenti nel savonese. Questo primo fronte ha da poco abbandonato la Liguria, ma le previsioni fanno notare che altri fronti sono in arrivo nelle prossime ore della giornata.
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Dall’inizio dell’autunno si sarebbero registrati oltre tre nubifragi al giorno con tempeste di pioggia, vento e grandine lungo la Penisola, il 18% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da un’elaborazione di Coldiretti su dati ESWD in relazione all’ultima ondata di maltempo che sta colpendo il Nord Italia fra la Lombardia e la Liguria con bombe d’acqua, fulmini, esondazioni, allagamenti, alberi caduti e frane.
«La nuova perturbazione – sottolinea Coldiretti – si abbatte sulle regioni fragili della Penisola con la Liguria che ha ben il 100% dei comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico mentre la Lombardia è all’84,4%, in una situazione in cui a livello nazionale ci sono ben 7275 comuni a rischio.» E mentre il nord è sotto i nubifragi con temperature crollate di diversi gradi rispetto a solo una settimana fa, al sud il caldo record e la mancanza di precipitazioni ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione. «In Puglia – sottolinea Coldiretti – è addirittura scattata l’emergenza siccità e gli agricoltori sono stati costretti all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza, dagli ortaggi agli oliveti fino al foraggio, con gravi ritardi delle semine e un insostenibile aggravio dei costi. Le dighe lucane che dissetano il sud per la mancanza di pioggia sono – continua Coldiretti – su livelli da minimo storico del periodo con i sei invasi operativi della regione raccolgono appena 200 milioni di metri cubi d’acqua, circa 105 in meno dello scorso anno mentre rispetto alla massima capacità di raccolta, negli invasi lucani mancano oltre 530 milioni di metri cubi d’acqua.
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Il monitoraggio di Coldiretti mette in evidenza una Italia divisa in due con le anomalie di un pazzo autunno che si classifica nella top ten dei più bollenti dal 1800 con temperature di 1,27 gradi superiore alla media. «Sono gli effetti dei cambiamenti climatici con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – conclude Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo».