Sciopero generale in tutta Italia, dai trasporti alla giustizia. Una protesta proclamata dai sindacati Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Cit per tutte le tutte le categorie pubbliche e private. Al centro l’alleggerimento dei carichi di lavoro, la cancellazione di Jobs Act e legge Fornero e gli aumenti dei salari. A Roma si fermano anche le municipalizzate per contestare l’amministrazione di Virginia Raggi.
Nel dettaglio Ferrovie dello Stato, che ha aderito allo sciopero di 24 ore fino alle 21 di venerdì, assicura che saranno garantiti i treni regionali nelle fasce orarie che vanno dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Circoleranno regolarmente le Frecce. Italo garantirà solo alcune corse. Più articolata la situazione nel trasporto aereo. Lo sciopero del personale Enav, che gestisce e controlla il traffico aereo civile, durerà dalle 13 alle 17 di venerdì; il personale Anpac (Associazione nazionale professionale aviazione civile) si asterrà dalle 10 alle 14; per il personale degli aeroporti di Milano lo sciopero durerà 24 ore, così come per i piloti e gli assistenti di volo Alitalia. Per questo la compagnia ha programmato la cancellazione di circa 240 voli nella sola giornata di venerdì e alcuni voli anche giovedì e sabato. Lo comunica la compagnia sul proprio sito, precisando che opereranno invece regolarmente i voli nelle fasce garantite dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
Venerdì proclamato anche uno sciopero di tutti gli avvocati contro lo stop alla prescrizione dopo il primo grado che entrerà in vigore il primo gennaio del 2020. Lo ha proclamato l’Organismo congressuale forense ed è un’iniziativa che si aggiunge a quella dei penalisti, che da lunedì scorso si astengono dalle udienze e continueranno sino alla fine della settimana. Rischiano il blocco anche i servizi sanitari e amministrativi con l’adesione alla protesta di Cub Sanità. Non verrà assicurato il servizio ambulatorio non urgente, le attività di libera professione dei medici e potranno subire interruzioni e sospensioni le attività prenotate e programmate. Resteranno garantite tutte le attività legate alle emergenze dei pazienti. Aderiscono allo sciopero anche il personale docenti e quello dei collaboratori scolastici, riuniti sotto i sindacati di Cub Sur, Siai Cobas, Federazione USI Edu.
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Ma sarà probabilmente la Capitale e i suoi pendolari a soffrire maggiormente della protesta incrociata nei trasporti e servizi. A Roma lo sciopero non riguarderà solo i dipendenti di Atac ma tutti i lavoratori delle società partecipate dal Comune: circa 30 mila lavoratori incroceranno le braccia per 24 ore per il primo sciopero generale dei lavoratori del comparto, indetto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. La protesta nazionale si è unita a quella locale, dovuta ai problemi della città e alla decisione dell’amministrazione capitolina di liquidare la società partecipata Roma Metropolitane. Si annuncia dunque un venerdì da incubo soprattutto per trasporto pubblico e raccolta dei rifiuti, con rischio chiusure anche per i musei civici e possibili disagi in scuole e asili legate ad una contemporanea agitazione del personale di Multiservizi, partecipata di secondo livello detenuta al 51% da Ama dove si agita lo spetto del licenziamento in massa dei 3.500 dipendenti. I sindacati confederali, sostenuti dai partiti di opposizione, protestano contro la gestione delle aziende messa in atto finora dalla giunta M5s di Virginia Raggi.