Un dolore che parte dei glutei e si irradia lungo le gambe fino al piede in prima istanza potrebbe far pensare a una sciatalgia provocata da una possibile ernia o protusione a livello lombare. Ma spesso si tratta di un’infiammazione del piriforme. La sindrome del piriforme, comunemente chiamata appunto “falsa sciatalgia”, è una sintomatologia dolorosa causata da una eccessiva contrattura, ispessimento e ipertrofia del muscolo piriforme.
Il piriforme è un muscolo che ha origine dall’osso sacro e si inserisce sul femore, viene considerato nel gruppo dei muscoli rotatori esterni dell’anca, quando si trova in uno stato di contrattura va a comprimere il passaggio del nervo sciatico, generando la sintomatologia dolorosa. Nella maggior parte delle persone il nervo sciatico si trova localizzato anteriormente al piriforme, in alcuni invece passa proprio in mezzo al muscolo. E sono proprio questi ultimi i soggetti più a rischio della sindrome del piriforme. I sintomi sono simili a quelli della sciatalgia classica, ovvero il dolore si irradia dietro il gluteo fino al cavo popliteo che si trova dietro al ginocchio, a volte la sintomatologia può arrivare fino al piede, provocando bruciore, diminuzione della sensibilità, formicolio, perdita della forza.
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Anche le normali attività quotidiane come camminare, salire o scendere le scale, stare seduti possono essere inficiate dal dolore. La sindrome del piriforme colpisce maggiormente le donne e molti sportivi ne soffrono. In particolare quelli che praticano uno sport o una attività fisica che preveda un uso intenso delle gambe, come il ciclismo, la corsa, il calcio, il basket e il canottaggio. Tra le cause, troviamo disfunzioni osteopatiche funzionali maggiormente a carico del bacino, delle ginocchia, dei piedi; disfunzioni viscerali possono essere associate; disfunzioni posturali a carico del piede come nel caso del piede pronato; predisposizione genetica; dismetrie vere o false degli arti inferiori; disfunzioni dovute a traumi e incidenti e anche le posture non ergonomiche nei posti di lavoro.
L’approccio osteopatico consiste nell’individuare le restrizioni di mobilità riscontrate soprattutto a livello del bacino (osso sacro, etc.) ma anche del ginocchio, del piede, della colonna vertebrale: insomma in tutte quelle strutture che entrano in qualche modo in relazione con il muscolo piriforme. Il trattamento osteopatico va a migliorare la biomeccanica funzionale agendo sull’organismo nella sua globalità. È buona norma utilizzare un cuscino tra le gambe per favorire il riposo notturno, non stare per troppo tempo seduti e togliere il portafoglio dalla tasca di dietro dei pantaloni quando si sta seduti. Inoltre, si consiglia ginnastica posturale mezieres per l’allungamento delle catene muscolari.