«Atteggiamenti e atti antidemocratici, contrari all’umanità e di estrema destra che arrivano fino alla violenza si verificano in maniera sempre più forte a Dresda». Con questa motivazione il consiglio comunale della città della Sassonia, in Germania, ha votato una delibera in cui dichiara lo «stato di emergenza nazismo».
LEGGI ANCHE: Torna l’antisemitismo in Germania: «Ebrei non indossate la kippah»
Nel capoluogo della Sassonia dal 2014 è nato e si è diffuso il movimento anti-islamista Pegida, che manifesta ogni venerdì per le strade della città. In questo Land il partito ultranazionalista Afd, alle ultime elezioni regionali, ha ottenuto il 27,5%. Non solo. Vicino a Dresda si trova la cittadina di Chemnitz, dove nell’agosto del 2018 per giorni si svolsero manifestazioni di neonazisti, e nel vicino Land della Sassonia Anhalt c’è la cittadina di Halle, dove il 9 ottobre scorso il neonazista Stephan Balliet ha tentato di assalire una sinagoga armato di bombe e fucili.
Sulla base della risoluzione la città di Dresda si impegna a rafforzare la quotidiana cultura democratica e a proteggere meglio minoranze e vittime di violenza di destra. L’atto è stato votato da Verdi, post-comunisti (Linke), Liberali (Fdp) e socialdemocratici (Spd), ma non dai cristiano-democratici di Angela Merkel che, in un comunicato diffuso dai media locali, hanno bocciato l’iniziativa definendola «solo politica dei simboli» e «un errore di comunicazione e linguaggio politico».