Oltre 80 lapidi sono state vandalizzate in un cimitero ebraico a Randers, in Danimarca. Lo ha riferito la polizia che ha aperto un’indagine e non ritiene casuale la coincidenza con l’81esimo anniversario della Notte dei cristalli in Germania. Tra il 9 e il 10 novembre del 1938, centinaia di cittadini ebrei furono uccisi dai nazisti e furono distrutte sinagoghe, cimiteri, negozi e case. Le lapidi sono state dipinte con graffiti verdi e alcune sono state rovesciate. Su una delle tombe è stato anche incollato un adesivo giallo con la stella di David e la scritta “Jude”.
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«Abbiamo uno dei più antichi siti di sepoltura ebraici e lo custodiremo sempre», ha denunciato il sindaco della cittadina Torben Hansen. Il cimitero ebraico di Randers fu istituito all’inizio del XIX secolo: con circa 200 persone, la città era la più grande comunità ebraica fuori Copenaghen. In Danimarca, oggi, vivono circa 6 mila ebrei, principalmente nella capitale. Nel 2015, la Grande Sinagoga di Copenaghen è stata oggetto di un attacco in cui è stata uccisa una persona.
La profanazione è avvenuta nel giorno in cui il presidente israeliano Reuven Rivlin ha inviato oggi una lettera a Liliana Segre nella quale si dice «inorridito di aver sentito la notizia che minacce antisemite abbiano reso necessario ricevere protezione per assicurare la sua incolumità». «Rimpiango profondamente che le circostanze della mia lettera siano così dolorose. Non ci sono parole per esprimere adeguatamente il mio orrore e il mio disgusto che tu debba essere esposta a tale comportamento criminale. Come sopravvissuta alla Shoah hai visto le conseguenze terribili e tragiche dell’antisemitismo se non fermato».