L’Isis ha rivendicato l’attacco ai militari italiani in Iraq nel quale sono rimasti feriti cinque uomini delle forze speciali nei pressi di Kirkuk. A riportare la notizia, per primo, è il Site, acronimo di Search for International Terrorist Entities. Si tratta di un’organizzazione che traccia l’attività in rete di jihadisti e estremisti politici. «Con l’aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell’antiterrorismo peshmerga nella zona di Kifri, con un ordigno – si legge del comunicato dei terroristi diffuso attraverso l’agenzia di propaganda Amaq– causando la sua distruzione e ferendo quattro crociati e quattro apostati».
In IED Blast in Kirkuk, IS Claims Wounding "Crusader Coalition Forces" and Kurdish Counter-Terrorism Personnel https://t.co/sOLJmmsirq
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) November 11, 2019
Nel comunicato i terroristi dell’Isis non hanno menzionato il paese di provenienza dei militari, limitandosi a chiamarli «crociati». Nella zona di Kirkuk, non lontano da dove è avvenuto l’attentato, solo nella prima metà del mese di ottobre sono stati segnalati oltre 30 attacchi da parte di cellule dell’Isis rivolti contro le forze di sicurezza irachene. Che sono quelle che i militari italiani stanno addestrando. Non è ancora chiaro se l’Isis abbia colpito intenzionalmente dei soldati internazionali.
Le condizioni dei cinque militari sono considerate stabili. Tre sono in condizioni più gravi – due hanno riportato serie lesioni alle gambe, che hanno comportato delle amputazioni parziali, ed uno è stato operato per una emorragia interna – e sono ricoverati in un ospedale militare a Baghdad. Non appena le loro condizioni si saranno stabilizzate e ne sarà possibile il trasporto verranno rimpatriati. Intanto si è tenuto un vertice tra carabinieri del Ros e magistrati della Procura di Roma che procede per il reato di attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime. Sulla ricostruzione dei fatti gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. L’esplosione è avvenuta mentre i militari stavano camminando vicino ai veicoli, ma non è ancora chiara la natura dell’ordigno esplosivo che li ha feriti.