Salvini sceglie ancora la Nutella. «Dopo la denuncia che mi è arrivata da Carola Rackete, per addolcire la giornata, una fetta di pane e Nutella con una richiesta alla Ferrero: comprate ingredienti italiani, dallo zucchero alle nocciole, per aiutare i nostri agricoltori», scrive sui social il segretario della Lega dopo che ieri aveva affermato di non voler più mangiare la Nutella in quanto userebbe nocciole turche. Il fatto che Ferrero usi anche nocciole provenienti dalla Turchia per la Nutella non è né una novità né un segreto industriale. Tutt’altro. Ferrero nel 2014 ha acquisito la Oltan, storica azienda produttrice di nocciole in Turchia, e lo ha fatto per rafforzare la filiera e avere il controllo diretto su qualità e selezione.
Al di là di questo aspetto però l’intera produzione italiana di nocciole probabilmente non basterebbe a soddisfare il fabbisogno industriale di Ferrero. I dati della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, dicono che nel 2017 in Italia sono state prodotte 131mila tonnellate di nocciole (compreso il guscio), un po’ meno di un decimo della produzione mondiale totale. Nel 2017, invece, solo in Turchia sono state prodotte più di 600mila tonnellate di nocciole: più della metà di tutte le nocciole prodotte al mondo.
LEGGI ANCHE: La politica al tempo dei social: quando un ministro gioca a fare l’influencer
Ferrero non dichiara con precisione quanta Nutella produce in un anno. Sul suo sito dice però che in un anno produce Nutella per un peso complessivo simile a quello dell’Empire State Building, che pesa 365mila tonnellate. Non c’è un dato ufficiale ma la Nutella è effettivamente un prodotto di straordinario successo e diffusione globale, basti pensare al successo dei Nutella Biscuits. Sappiamo però che Nutella è composta di nocciole al 13%. Si può ipotizzare, dunque, che solo per fare la Nutella, Ferrero usi almeno 50mila tonnellate di nocciole ogni anno, più di un terzo dell’intera produzione nazionale. Ma è probabile che siano anche molti di più, considerando gli altri prodotti Ferrero che hanno come ingredienti le nocciole.
Inoltre, se un gigante del settore alimentare come la Ferrero acquistasse l’intera produzione made in Italy di nocciole o di qualsiasi altra materia prima provocherebbe la reazione dell’Antitrust perché si tratterebbe di una pratica industriale e commerciale non sostenibile. Il Sole 24 Ore spiega anche che «avere un gigante come Ferrero che non diversifica i mercati di acquisizione delle nocciole acquistando la stragrande maggioranza della produzione italiana metterebbe in difficoltà la filiera del cioccolato e gli altri produttori che avrebbero serie difficoltà a recuperare materia prima coltivata in Italia».