Tregua tra Stati Uniti e Cina sul fronte dazi. Pechino ha deciso di sospendere i dazi su circa 300 prodotti made in Usa che sarebbero dovuti entrare in vigore oggi. L’annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa a Pechino a cui hanno partecipato cinque negoziatori della squadra guidata dal vice premier Liu He per la risoluzione della disputa tariffaria con gli Usa. In contemporanea, Donald Trump su Twitter ha confermato la corrispettiva sospensione delle tariffe Usa al 15% su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti cinesi. Si continua, dunque, a negoziare.
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L’accordo di prima fase lascia in vigore alcuni dazi, tra cui uno del 25% su circa 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi, mentre molte delle tariffe rimanenti saranno ridotte al 7,5%. Il testo dell’accordo comprende i trasferimenti di tecnologia, la proprietà intellettuale, i prodotti alimentari e agricoli, i servizi finanziari e l’espansione del commercio. Gli Stati Uniti, riferisce Pechino, si sono detti d’accordo ad abbassare “gradualmente” le tariffe sui prodotti cinesi.Con il raggiungimento dell’intesa sul testo dell’accordo di fase uno, ha confermato il vice ministro delle Finanze di Pechino, Liao Min, gli Usa «hanno promesso di cancellare parte delle tariffe esistenti e di quelle che devono essere imposte. La Cina si comporterà di conseguenza».
Chuck Schumer sat for years during the Obama Administration and watched as China ripped off the United States. He & the Do Nothing Democrats did NOTHING as this $ carnage took place. Now, without even seeing it, he snipes at our GREAT new deal with China. Too bad Cryin’ Chuck!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) December 14, 2019
Il nuovo protocollo per il blocco dei nuovi aumenti tariffari sarà siglato ai primi di gennaio. Intanto il presidente Donald Trump ha celebrato l’accordo su Twitter, attaccando i Democratici che, secondo lui, non avrebbero fatto abbastanza durante l’amministrazione di Obama per stringere accordi con Pechino. Democratici che il presidente Usa preferisce definire «Do Nothing Democrats».