Il Senato ha approvato la manovra economica 2020 con 157 sì e 108 no. Ora il testo passa all’esame della Camera, dove non subirà ulteriori modifiche per i tempi troppo stretti. L’Aula di Palazzo Madama ha prima dato il via libera alla fiducia sul maxi-emendamento con 166 sì e 128 no. Dopo il voto il Consiglio dei ministri presieduto dal premier Giuseppe Conte ha varato la nota di aggiornamento al bilancio, che è stata poi votata dall’Aula con 158 sì e 108 no. «Il voto del Senato ci consegna una maggioranza solida e coesa e una manovra che esce non solo confermata ma anche rafforzata nel suo impianto – ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – Con un governo insediato da pochi mesi, che ha ereditato una situazione difficile, questa legge di bilancio può essere considerata un piccolo miracolo».
Le inammissibilità decise dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, da un lato, e le condizioni della commissione Bilancio in accordo con il parere della Ragioneria dall’altro, hanno snellito il testo del maxi-emendamento rispetto alle modifiche approvate in Commissione. Del primo pacchetto «cassato» fanno parte le misure per il rinvio della fine del mercato tutelato dell’energia, la tobin tax sulle transazioni finanziarie online e la liberalizzazione della vendita della cannabis light.
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Lo scontro più duro si è pero consumato proprio intorno alla norma che dava il via libera alla cannanis light. Il provvedimento, a firma del senatore cinquestelle Matteo Mantero e approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio è stato stralciato dal maxi emendamento presentato dal governo alla legge di bilancio perché giudicato “inammissibile” dalla presidente del Senato per “estraneità di materia”. A chiedere il vaglio dell’ammissibilità è stata la Lega, che ha dichiarato battaglia alla norma assieme a Fdi. La misura prevedeva che la canapa industriale con un contenuto di Thc non superiore allo 0,5% non venisse più considerata come una sostanza stupefacente.
Sono saltate anche la cambiale digitale, le norme per il personale delle province e quelle per introdurre l’educazione finanziaria ed economica nelle scuole. Sorte analoga per le norme per il rafforzamento del ruolo della Consob contro le truffe finanziarie online e sugli aumenti delle assunzioni a Consiglio di Stato, Tar e Corte dei Conti. Stralciata anche la nascita di una Sezione centrale consultiva della Corte dei conti, con sede a Roma. Modifiche riguardano pure i temi del commissario per le strade provinciali in Sicilia, dell’informatizzazione dell’Inail e delle banche di credito cooperativo. È tramontato anche il tentativo di inserire nella Manovra il cosiddetto milleproroghe.