• Cookie Policy
  • Chi siamo
mercoledì, Agosto 17, 2022
  • Login
Pickline
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Green Economy
  • Mondo
  • Cultura
    • Libri
    • Musica
    • TV Play
    • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
No Result
View All Result
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Green Economy
  • Mondo
  • Cultura
    • Libri
    • Musica
    • TV Play
    • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute
No Result
View All Result
Pickline
No Result
View All Result

L’Italia preoccupata per la possibile “escalation” in Iraq

Redazione di Redazione
Gennaio 5, 2020
in Italia
Tempo di lettura: 2 mins read
A A
Il governo italiano monitora la situazione e non nasconde i timori per i futuri sviluppi in Medio Oriente. Il premier Conte confida che l’Unione Europea possa giocare un ruolo chiave

Sull’escalation in Iraq dal governo italiano arriva l’appello alla moderazione dal premier Giuseppe Conte e dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Il premier, fa sapere Palazzo Chigi, chiede a Stati Uniti e Iraq «dialogo e senso di responsabilità». «In questa prospettiva -spiegano le stesse fonti- l’Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante. Conte si sta prodigando affinché l’Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l’area».

LEGGI ANCHE: Cosa può succedere in Medio Oriente dopo la morte di Soleimani

Naturalmente, la «massima attenzione è rivolta ai nostri militari nella regione». Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, dopo che la Nato ha fatto sapere di aver sospeso l’addestramento delle forze irachene all’indomani dell’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani, spiega che «le missioni militari italiane continuano come programmato, dopodiché c’è stato un innalzamento delle misure di sicurezza previste in situazioni di questo tipo». Nelle procedure di sicurezza innalzate «si è ritenuto di sospendere temporaneamente l’attività di addestramento delle forze irachene che riprenderà appena le condizioni lo consentiranno, ma la missione prosegue – sottolinea ancora Guerini – Non ci sono elementi di preoccupazione legati ad evidenze particolari, ma c’è una situazione di tensione che richiede da parte nostra che vi sia un innalzamento delle misure di sicurezza».

Anche il titolare della Farnesina, Luigi Di Maio, ha espresso «preoccupazione» per gli ultimi sviluppi della situazione in Iraq, sottolineando che «in quella regione la nostra priorità è e resta la lotta al sedicente Stato Islamico». «In quell’area – scrive sui social il ministro degli Esteri – ci sono nostri militari che sono stati gravemente feriti o sono morti per combattere Daesh, in ogni sua forma. Uomini e donne in uniforme che rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Il nostro pensiero va al loro operato e alla loro incolumità. Negli ultimi giorni come Italia abbiamo lanciato un forte appello al dialogo e alla responsabilità, invitando a mantenere aperti i canali con tutti gli interlocutori, evitando atti che possano avere gravi conseguenze. Ma se vogliamo essere davvero incisivi, l’Unione Europea deve saper parlare con una sola voce. Ed è per questo che ho apprezzato l’invito alla moderazione e alla de-escalation dell’alto rappresentante Ue, Josep Borrell. L’uso della forza non ha mai portato da nessuna parte. Al contrario, ha sempre provocato ulteriore destabilizzazione ed effetti devastanti sia sul piano umanitario, sia su quello migratori».

E mentre tutte le forze politiche stigmatizzano l’escalation di tensione e violenza, torna a levarsi fuori dal coro la voce di Matteo Salvini, unico leader italiano a complimentarsi con il presidente Trump per l’uccisione di Soleimani. «Fra l’estremismo e la violenza islamica e la libertà, non ho dubbi su chi scegliere: sempre e comunque la libertà, la pace, il rispetto dei diritti umani e dei nostri valori cristiani»

Tags: Giuseppe ConteIraqLorenzo GueriniLuigi Di MaioMedio OrienteQassem SoleimaniStati UnitiUnione europea
Share401Tweet251Share70ShareSendSend
Articolo precedente

Svizzera, il tragitto casa-ufficio fa parte dell’orario di lavoro

Articolo successivo

Strage di Tripoli: ora è guerra aperta tra Erdogan e Haftar

Altri Articoli

Vaccini anti-Covid, studio italiano: «Alterazioni nel sangue dei vaccinati»
Italia

Vaccini anti-Covid, studio italiano: «Alterazioni nel sangue dei vaccinati»

Agosto 16, 2022
Continua l’accanimento sulla scuola: spunta «l’etichetta respiratoria»
Italia

Continua l’accanimento sulla scuola: spunta «l’etichetta respiratoria»

Agosto 9, 2022
L’Italia prima in Europa per numero di morti
Italia

L’Italia prima in Europa per numero di morti

Agosto 8, 2022
Articolo successivo
Strage di Tripoli: ora è guerra aperta tra Erdogan e Haftar

Strage di Tripoli: ora è guerra aperta tra Erdogan e Haftar

  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Green Economy
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute

© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

No Result
View All Result
  • Italia
  • Politica
  • Economia
  • Mondo
  • Cultura
  • Libri
  • Musica
  • TV Play
  • Cinema
  • Tech
  • Sport
  • Salute

© 2021 Casa editrice: MAURFIX S.r.l.
P. IVA 02713310833 - ROC n. 31556 - ISSN 2611-528X
PICKLINE è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 89 del 22/05/2018
Fondatore e Direttore Editoriale: Maurizio Andreanò
Direttore Responsabile: Gianluca Santisi
Mail: redazione@pickline.it

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In