Da luglio il taglio del cuneo fiscale produrrà per 16 milioni di lavoratori dipendenti un beneficio economico compreso tra un minimo di 16 euro ad un massimo di 100 euro in più al mese. Si tratta del primo passo verso una riforma complessiva della riforma fiscale e in particolare dell’Irpef: «È una misura che certifica in modo inoppugnabile che la manovra riduce le tasse ai lavoratori e alle famiglie», ha detto il premier Conte.
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I 3 miliardi stanziati per quest’anno dalla Legge di Bilancio saranno destinati a chi ha un reddito tra gli 8.200 e 40 mila euro lordi l’anno. Un tetto un po’ più alto rispetto ad altre ipotesi messe sul tavolo che prevedevano una platea più stretta di beneficiari ma con un bonus maggiore, fino a 120 euro al mese. Ampliando la platea fino a 40mila euro, invece, lo sconto massimo si fermerà a 100 euro: 20 in più per chi già prende il bonus Renzi da 80 euro.
Nel dettaglio, si parla di un aumento da 80 a 100 euro per coloro che già percepiscono il bonus Renzi (lavoratori dipendenti con redditi tra 8.173 euro e 26.600 su base annua, ovvero circa 11,7 milioni) e dell’estensione della platea dei beneficiari. In totale la misura coinvolgerà 16 milioni di persone, il che significa 4,3 milioni di lavoratori in più dal primo luglio. Tutti i lavoratori con reddito fino a 28.000 euro riceveranno 100 euro per ogni mese lavorativo (1.200 euro su base annua); i lavoratori con redditi superiori a 28.000 euro (e fino ai 35mila) percepiranno un importo che decresce fino a 80 euro mensili (960 euro annui). Infine, chi guadagna più di 35.000 euro riceverà un importo che decresce fino ad azzerarsi a 40.000 euro di reddito.
Restano però esclusi, come era già avvenuto nel 2014, i cosiddetti incapienti. Sono le persone che hanno un reddito inferiore agli 8.200 euro l’anno, soglia al di sotto della quale non si pagano tasse e che quindi non possono avere sconti fiscali visto che i loro versamenti sono già pari a zero. Il governo promette che un intervento ci sarà anche per loro ma resta tutto da vedere. Quest’anno lo sconto in busta paga partirà da luglio. Dal 2021 sarà spalmato su tutto l’anno ma resta il problema di trovare un miliardo in più.