La maggioranza respinge il “Lodo Annibali” sul rinvio di un anno della prescrizione con 49 no a 40 sì. Nonostante Italia Viva abbia votato l’emendamento al Milleproroghe insieme alle opposizioni. Dunque nonostante una tregua sul Lodo Conte, la maggioranza ancora non è riuscita a trovare una quadra sul nodo della prescrizione con Italia Viva decisa a cancellare la legge Bonafede. «Non è ancora chiaro il veicolo, noi continuiamo a dire che se dentro la bozza della riforma del processo penale c’è il lodo Conte bis per noi è impossibile sostenerlo, è invotabile», ha detto Lucia Annibali (Iv) a margine dei lavori in commissione sul Milleproroghe.
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Sulla prescrizione la maggioranza ha trovato un punto di mediazione con il cosiddetto “Lodo Conte bis”, che congela la prescrizione dopo il primo grado ma fa una differenza tra assolti e condannati e stoppa definitivamente i termini dopo il secondo grado. In pratica modifica la riforma Bonafede già in vigore. Sul lodo della capogruppo giustizia di Italia viva Annibali c’era, dunque, il parere contrario del governo. Già ieri era stato respinto il primo tentativo di cancellare la riforma: i renziani hanno votato insieme a Lega, Forza Italia, e Fratelli d’Italia ma l’emendamento al Milleproroghe di Riccardo Magi di +Europa per sospendere fino al 2023 il provvedimento già entrato in vigore il primo gennaio scorso non è passato ottenendo 44 no e 42 sì.
Ma continua il tiro a bersaglio sulla riforma della prescrizione: Forza Italia ha presentato in Senato un emendamento per cancellare la legge Bonafede. La proposta a prima firma di Fiammetta Modena è stata depositata stamane, a quanto si apprende, al decreto sulle intercettazioni che è in esame in commissione. L’emendamento interviene in prima battuta sul tema intercettazioni: introduce l’udienza di stralcio degli ascolti non rilevanti e prevede che sospenda per 60 giorni la prescrizione. In seconda battuta cancella la legge Bonafede facendo rivivere la legge Orlando sulla prescrizione.