Sale la tensione al confine tra la Grecia e la Turchia, dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha aperto le porte dell’Europa. Migliaia di profughi scappano dall’inferno siriano e dai campi profughi in Turchia. Sfidano il filo spinato e i lacrimogeni. Si battono a mani nude contro manganelli e scudi. Oltre 10mila migranti sono stati brutalmente fermati della polizia greca. Alla frontiera tra la località turca di Erdine sul confine orientale greco a est di Salonicco, in particolare nel punto di passaggio presso Kastanies, ci sarebbero almeno altre tremila persone che vorrebbero entrare nell’Unione Europea, secondo le stime delle autorità greche. In 500 sono arrivati con gommoni di fortuna dalla costa turca alle isole greche di Lesbos, Chios e Samos. Le organizzazioni Onu parlano di 13.000 in marcia dal Bosforo verso ovest.
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Le immagini delle persone accampate vicino alla frontiera e in cammino per cercare di raggiungerla ricordano quelle che si vedevano nel 2015, prima che l’Unione Europea si accordasse con la Turchia per cercare di limitare l’arrivo di richiedenti asilo siriani in Europa. Solo che adesso la situazione è anche più tesa. Il presidente turco Erdogan promette ai governi europei che entro pochi giorni i migranti in partenza saranno «oltre 30.000». Numeri da minaccia, un vero ricatto politico. I civili siriani si trovano al centro della sfida senza esclusione di colpi tra la Turchia, che si sente abbandonata dalla comunità internazionale, e l’Europa che accusa Erdogan di violare i patti.
Alle origini dell’esodo c’è la guerra in Siria. Dopo l’attacco aereo di giovedì delleforze governative appoggiate dalla Russia in cui sono morti almeno 33 soldati di Ankara, la Turchia reagisce con una rappresaglia umanitaria aprendo i confini dell’Ue ai migranti. E ciò nonostante nel 2016 abbia promesso di tenerli in Turchia in cambio di 6 miliardi di euro pagati dall’Europa.
As of now, the number of refugees left Turkey to Europe is 76.358.
We have opened the doors. Refugees are free to stay in Turkey or leave.
— Süleyman Soylu EN (@SuleymanSoyluEN) March 1, 2020
Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha parlato di oltre 76mila migranti che stanno cercando di lasciare la Turchia per andare in Europa. Gli organismi europei offrono solidarietà alla Grecia. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che la priorità delle istituzioni europee è sostenere la Grecia e la Bulgaria, l’altro paese dell’Unione che confina con la Turchia, nell’affrontare la situazione. Nei prossimi giorni i ministri degli Esteri Ue terranno una riunione straordinaria in cui cercheranno tra l’altro di coinvolgere Putin per fermare Assad.
The @EU_Commission and the @EUCouncil have been following closely and with concern the situation at the EU external borders with Turkey. @eucopresident Charles Michel and myself have been in permanent contact with PM Mitsotakis and PM Borissov. (1/2)
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) February 29, 2020